Il bombolone di gas che EDISON vuole collocare davanti al porto di Brindisi è un ritorno al passato che pregiudicherebbe la polifunzionalita dello stesso porto.
La EDISON, la Confindustria, la politica più asservita dalle sirene padronali delle multinazionali, dipingono l’investimento come un prodigio di progresso, foriero di migliaia di posti di lavoro. Il solito specchietto per le allodole, se ciò fosse vero sicuramente qualche città più a nord di Brindisi ci avrebbe scippato l’affare.
In realtà storicamente la CGIL Brindisi si è sempre battuta per un diverso sviluppo industriale innovativo, compatibile con le linee delle future fonti energetiche solari, eoliche, che consentono un ambiente non inquinato, senza mortificare la vocazione industriale aerospaziale, rilanciando la storica agricoltura di eccellenza. Brindisi città fondata storicamente sul suo porto, da secoli traghettatrice di viaggiatori Verso la Grecia e non solo. Oggi importante approdo crocieristico turistico, subirebbe non pochi danni dalla presenza di un pericoloso deposito di gas nelle vicinanze del cono di atterraggio del suo stesso aeroporto.
Per questo riteniamo che la posizione confederale della CGIL Brindisi sia giusta, lungimirante e da rispettare al contrario delle arroganti posizioni di chi vorrebbe ancora una volta imporre fallimentari investimenti senza serie ricadute occupazionali, sulla testa dei lavoratori e delle popolazioni locali, come hanno sempre fatto irresponsabilmente dal dopoguerra ad oggi.
LAVORO SOCIETA
in CGIL BRINDISI
ANGELO LEO
Assemblea Generale CGIL territoriale