De Mola- Antonucci (F.I.): “Inammissibile ritardo terapie intensive Brindisi”

Apprendiamo dalla stampa che è scattato un piano di emergenza per i numerosissimi casi di Covid-19 registrati presso la RSSA ‘Il Focolare’ di Brindisi. Tra i contagiati, 59 degenti e 43 operatori. Dopo 45 giorni dalla dichiarazione di stato di emergenza dell’intero Paese e dopo che abbiamo più volte sollecitato carenze del governo Emiliano nel territorio regionale ed in particolare a Brindisi, è semplicemente inammissibile che si sia manifestata una gravissima situazione come questa. Si sarebbero dovute attuare tutte le misure previste per evitare il contagio di tanti pazienti fragili e di molti operatori sanitari. Facilmente intuibile anche ai non addetti ai lavori che gli ospiti de ‘Il Focolare’, in quanto pazienti fragili e al alto rischio Covid, dovevano essere protetti con misure ancora più stringenti, così come i sanitari operanti nel centro, più che mai necessari in questo momento. Si legge ancora che da domani scatterà il piano di emergenza, che si tradurrà nello spostamento dei contagiati nelle terapie intensive o sub-intensive di ospedali privati individuati dalle regioni come Covid Spoke o di altre ASL. E pensare che il governatore Emiliano non più tardi del primo aprile aveva dichiarato “Nessun ritardo a Brindisi, stiamo realizzando container quanto fatto alla Fiera di Milano’. Dopo 13 giorni dalle promesse di Emiliano, non solo i lavori non sono terminati, ma a quanto pare, i container presso il Perrino di Brindisi sono anche sprovvisti di respiratori e quindi non utilizzabili come terapie intensive, come invece previsto dal piano ospedaliero annunciato dal DG Pasqualone il 24 marzo. Riamiamo basite di fronte alla improvvisazione del Governatore nella gestione di questa situazione che ricordiamo essere una emergenza e non una urgenza, come Emiliano sta facendo credere ai pugliesi, continuando a mescolare azioni, dati e piani come nel gioco delle tre carte. Auspichiamo che qualcuno accenda un riflettore su questa strana gestione sanitaria in terra di Brindisi, perché non sarebbe mai dovuto accadere che pazienti anziani la cui salute è già compromessa, venissero trasportati in altri centri aumentando di fatto il loro rischio di morte. E’ quanto dichiarano la coordinatrice provinciale FI Laura De Mola e la coordinatrice cittadina FI Livia Antonucci.

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