BRINDISI – Era il 9 agosto scorso, quando uno ‘spiraglio’ di luce si aprì all’orizzonte del Map, il museo di arte contemporanea il cui destino – già allora – era in bilico.

Una nota del Comune fece sapere che “a partire dal 25 luglio scorso, l’amministrazione comunale di Brindisi, con l’interessamento diretto del sindaco Angela Carluccio e dell’assessore alla Cultura Maria Greco, era al lavoro per individuare la soluzione più adeguata a mantenere il presidio di arte contemporanea Map a Brindisi.  In un primo incontro avuto con il direttore scientifico del Map il professor Massimo Guastella – si leggeva nella nota – sono state visionate alcune storiche strutture comunali che potrebbero divenire prestigiosa sede del Museo.  Nelle prossime settimane, l’amministrazione comunale e la spin-off universitaria Cracc, che gestisce il Map, si incontreranno nuovamente per definire una soluzione condivisa per avviare stabilmente a Brindisi un centro espositivo per la messa in valore e fruizione  delle arti visive contemporanee che andrà ad affiancare il Museo Faldetta, già presidio dell’archeologia”.

Bene. Siamo al 1° dicembre ed il Map lo abbiamo definitivamente perso.

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A comunicarlo è stato il capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia Mauro D’Attis che, attraverso un post su facebook, ha scritto “Ed anche il MAP se n’è andato da Brindisi. Va Ceglie Messapica. Ma sbaglio o l’Amministrazione Carluccio stava trovando una soluzione?”.

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E, a corredo, ha allegato la locandina in cui è riportata la data di sabato 3 dicembre quale giorno di inaugurazione di “Ritratti e figure del Map –La raccolta e le nuove acquisizioni (1900-nuovo Millennio) che si protrarrà sino al 28 febbraio 2017 nel MAAC di Ceglie Messapica.

Addio anche al Map…

Redazione

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