Da ieri inziati ufficialmente i balletti della politica locale: ecco le reazioni disparate (e in alcuni casi ‘scomposte’)

comune brindisi

BRINDISI – I partiti locali, intenti a preparare i rispettivi programmi elettorali, hanno più volte chiesto di conoscere la reale situazione delle casse comunali, e la struttura commissariale, nella giornata di ieri, ha esaudito questo desiderio, dando luogo ad una conferenza stampa-fiume dove sono state sciorinate analiticamente tutte le voci di entrata e di uscita del bilancio comunale. Posta così la vicenda, però, agli occhi dei Coerenti di Luperti, dell’Udc e di Alternativa Popolare si potrebbe passare per stucchevoli. Secondo i tre partiti, infatti: “[…]risulta stucchevole l’atteggiamento strisciante di chi continua a giudicare positivamente questo approccio del commissario nei confronti della politica brindisina. Una delegittimazione del sistema democratico che poco si addice ad un funzionario di Governo”.

Occhio dunque a non farsi prendere dall’entusiasmo nel commentare gli atti di ordinaria amministrazione adottati dalla attuale gestione commissariale, che messi a confronto con quelli delle amministrazioni politiche del passato diventano in alcuni casi ‘straordinari’.

Ai tre partiti di Centro, dunque, proprio non va giù il comportamento tenuto dal Commissario, tanto da affermare che “L’atteggiamento del commissario prefettizio del Comune di Brindisi appare sempre più incomprensibile e poco rispettoso del ruolo che il sistema democratico attribuisce alle forze politiche. La città di Brindisi si appresta, peraltro, a votare per il rinnovo degli organismi di governo della città ed è importante che la gestione commissariale informi correttamente chi si approccia ad un impegno diretto nella conduzione della cosa pubblica. Partiti e movimenti di diversi orientamenti hanno chiesto più volte un confronto sulla situazione finanziaria del Comune, partendo dalla conoscenza dei dati di bilancio, ma l’unica risposta ricevuta è stata quella della convocazione di una conferenza stampa durante la quale è stata data una lettura molto superficiale dei conti dell’Ente. Ci saremmo aspettati un incontro in cui era possibile un contraddittorio, partendo anche dalla conoscenza di molti esponenti politici delle vicende trascorse. Ed invece niente”.

Una presa di posizione dura, che accomuna la suddetta fazione a quella di Noi Centro e Brindisi Prima di Tutto più che al movimento di Nando Marino. Il pensiero espresso nel corso della conferenza stampa da Claudio Niccoli, portavoce di Brindisi Prima di Tutto, lascia trasparire infatti una certa insoddisfazione verso l’approccio tenuto dalla struttura commissariale rispetto alla gestione di alcuni servizi del Comune e rispetto a taluni concetti espressi nel corso dell’incontro.

Al contrario, Nando Marino, possibile alleato di Udc, AP e Coerenti, commenta positivamente l’operato dei Commissari: “Abbiamo ascoltato attentamente e molto apprezzato, per la consueta serietà e puntualità informativa, le dichiarazioni rilasciate dal Commissario Prefettizio Dott. Santi Giuffrè sullo stato dell’arte dei conti pubblici del Comune di Brindisi”.

Insomma, due visioni – sul punto – distanti: tuttavia, la politica è l’arte del compromesso ed è dunque plausibile immaginare che le parti riusciranno comunque a trovare un punto d’incontro per presentarsi assieme.

Più fredda e ‘tecnica’ è risultata l’analisi del Partito Repubblicano, che così si esprime: “Dalle informazioni dettagliate fornite dal Commissario il PRI ha ulteriormente rafforzato la sua convinzione circa la necessità di operare una profonda revisione del bilancio comunale, eventualmente anche con l’ausilio di società specializzate, eliminando i residui attivi non più esigibili, dando maggiore efficacia alla capacità di riscossione dell’Ente, proseguendo nell’opera di dismissione del patrimonio pubblico, facendo ricorso per la esecuzione di opere pubbliche ed, in particolare, per la realizzazione di un efficace sistema impiantistico di trattamento dei rifiuti, a forme di collaborazione pubblico – privato utilizzando le possibilità offerte dalla finanza di progetto. Quanto alle spese correnti l’opera di revisione in corso a giudizio dei repubblicani non deve comportare una riduzione della quantità e qualità dei servizi offerti alle fasce più deboli della popolazione brindisina. Particolare preoccupazione desta lo stato del contenzioso accumulatosi negli ultimi anni con il rischio concreto, in caso di soccombenza, di generare situazioni di dissesto finanziario. Anche perché consci di questo stato di cose, i repubblicani brindisini hanno più volte formulato l’auspicio che il nuovo Esecutivo comunale sia guidato da una persona autorevole ed indipendente, coadiuvata da collaboratori dotati di professionalità specifiche nei vari settori della vita amministrativa, i cui nomi devono essere resi noti prima che si svolga la consultazione elettorale”.

Anche Riccardo Rossi, leader di Brindisi Bene Comune, ha voluto commentare da par suo lo stato delle casse comunali, non risparmiando attacchi alle precedenti gestioni politiche: “I Nodi arrivano al pettine, sempre. Questo detto popolare ancora una volta si mostra infallibile. I Nodi sono i bilanci comunali di questi anni chiusi con allegria, con aggiustamenti di finanza creativa, inserendo improbabili recuperi di evasioni tributarie, multe del codice della strada non pagate con cui sostenere spese invece REALI. I Nodi sono l’incapacità di riscuotere i fitti delle ‘case popolari’ con cui costruire consenso elettorale. Bene questi nodi di traducono oggi in un fondo crediti di dubbia esigibilità che nel prossimo bilancio del 2018 sarà pari a 20 milioni di euro. Una montagna gigantesca con cui fare i conti. Nella prossima campagna elettorale rivedremo all’opera i creatori dei NODI , con le loro facili soluzioni, del tutto apposto ci pensiamo noi. Non facciamoci fregare , ci attende una strada tutta in salita”.

Non si sono registrate reazioni, invece, da parte del Pd (presente alla conferenza per il tramite dell’avv. Vittorio Rina), di ‘Liberi e Uguali’ (presenti con Vincenzo Albano di Art. 1), dei partiti del centrodestra e del Movimento 5 Stelle.

Andrea Pezzuto
Redazione
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