Conosco, sia pure non nel dettaglio, la precaria complessiva situazione dell’Amministrazione provinciale di Brindisi, specie in relazione alle notizie del non allineamento ai principi di sana e corretta gestione della società “Santa Teresa” totalmente partecipata dall’Ente.
I soliti furbi, o meglio ancora i potenziali vigliacchi di turno,che hanno invaso la predetta società con personale sovra dimensionato, con qualcuno di fuori provincia,attribuendo qualifiche medio alte e con orari di servizio non rispondenti alla vera e ragionata attività lavorativa, hanno abbandonato il campo, lasciando ai “disperati” di spartirsi l’area occupazionale ed affidando la gestione politico-amministrativa della società al bravo e generoso Giuseppe Marchionna. La questione è seria, per non dire tragica, tuttavia è possibile sperare che una rivisitazione del documento di bilancio riguardante i residui attivi che passivi, con contestuale formalizzazione di richiesta dei crediti, potrebbe presentare uno scenario finanziario diverso dell’attuale.
Naturalmente, non può preoccupare, per esempio, alla Amministrazione provinciale la maggiore perdita di bilancio del Consorzio ASI di Brindisi che avrebbe chiuso l’esercizio 2015 in rosso di €2,5 milioni senza peraltro accantonare le somme per la parte di competenza della provincia di detto debito.
Lo stimato avv. Domenico Tanzarella, vice presidente della provincia e firmatario del bilancio consuntivo 2016, ben conosce gli aspetti distintivi di uno stato fallimentare che, nel caso di specie, non è attribuibile alla citata società partecipata che è chiamata ad adempiere a servizi ineludibili per la comunità.
Ma da poiché l’apprezzato avvocato Tanzarella è stato sindaco della città bianca sa bene che la quota associativa del Comune all’ASI può essere eliminata come stava per accadere nel momento in cui sono stato presidente del Consiglio di amministrazione dell’Autorità Portuale e SISRI: intervenga la Regione a sanare il debito complessivo dell’ASI magari ridimensionando le maggiori retribuzioni, “sine titulo” specifico attribuite al personale dipendente.
La verità vera è che, allo stato, l’Ente Provincia non ha più ragion d’essere per la sola assenza del necessario rapporto di sinallagmaticità riferito alle prestazioni cui sono tenuti le parti dell’Ente. Ritengo che non mancherà di prestare qualche attenzione al contenuto della presente, lasciando di inseguire sul piano politico e comportamentale il suo presidente che è interessato alla condivisione dei piani strategici che unilateralmente pone in essere il Governatore Emiliano. Non può prendere atto, avvocato Domenico Tanzarella, “sic et simpliciter” della penalizzazione inflitta a questa provincia per la mancanza di un autorevole assessore regionale oltre ad assistere alla mortificazione di subire la invasione di “cervelloni” fuori provincia per la gestione di Enti di primaria importanza che insistono su questo territorio: ma davvero, sig. avvocato, si può lasciare a questo Governatore di pensare che non vi siano valide professionalità locali per incarichi, per esempio, di presidente e direttore generale all’ARCA di Brindisi (ex Istituto Autonomo Case Popolari)? Ovviamente assente anche su questo argomento il presidente PD della provincia nonché sindaco della popolosa e produttiva città di Francavilla Fontana.
Dr. Franco LEOCI