OSTUNI – Nei giorni scorsi, i poliziotti del Commissariato di Ostuni hanno effettuato due arresti nel corso di un’unica e complessa operazione di controllo che ha consentito anche di identificare 75 soggetti, di cui 15 con precedenti penali, nonché di ispezionare 36 veicoli.

paolo punziAd essere tradotti presso il carcere di Brindisi, il pluripregiudicato Paolo Punzi, 45enne e personaggio dalla nutrita e gravosa storia criminale, e Leonardo Carpiglia, 27enne noto agli operatori per reati contro la persona realizzati anche con l’uso di armi.leonardo carpiglia

Nei giorni scorsi, Punzi è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di evasione dagli arresti domiciliari da Agenti del Commissariato della Città Bianca che lo hanno intercettato nel centro cittadino, a bordo di un ciclomotore assieme ad un altro soggetto. Lo stesso, pur di sottrarsi alle proprie responsabilità, ha accampato scuse di circostanza e di facciata, del tutto infondate, sostenendo di essere stato da poco scarcerato. Dopo non poche difficoltà, dovute ad un suo iniziale allontanamento a bordo del ciclomotore in ragione delle favorevoli condizioni del traffico cittadino, è stato rintracciato e condotto in ufficio in stato di arresto.

Il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi ha disposto la risottoposizione al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Contestualmente, l’Ufficio Misure di Sicurezza e di Prevenzione del Commissariato, mediante apposita nota, ha segnalato l’accaduto all’Ufficio di Sorveglianza di Lecce che, considerato che Punzi non si è attenuto, come avrebbe dovuto, ad un rigoroso rispetto delle prescrizioni degli arresti domiciliari, ha disposto la revoca del beneficio della detenzione domiciliare e la sua conseguente traduzione presso la Casa circondariale di Brindisi per ivi rimanere a disposizione della competente Autorità giudiziaria.

Ed ancora, nel corso di alcune verifiche eseguite da parte della Squadra Volante e dalla Polizia giudiziaria del Commissariato nei confronti di alcuni pregiudicati locali, presso l’abitazione di uno di essi, è stato rintracciato, seppur con non poche difficoltà, Carpiglia. Questi ha dato subito l’impressione di essere insofferente al controllo nonché alla presenza della Polizia; l’ulteriore approfondimento presso la Banca Dati del Ministero degli Interni ha consentito di svelarne il motivo. Di fatti, sull’uomo pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi, con una pena da scontare in carcere di un anno per il reato di favoreggiamento personale. I fatti risalgono al 2010, quando lo stesso, unitamente ad altro soggetto, favorì il compimento di un estorsione ai danni di un ristoratore ostunese che, ribellatosi alle minacce ed ai soprusi, permise sempre agli investigatori del Commissariato di svelare il reato, assicurando alla giustizia i responsabili. In quell’occasione, Carpiglia fu solo denunciato all’Autorità giudiziaria.

A distanza di sette anni, riconosciuto pienamente colpevole, gli è stato presentato il conto definitivo.

Pertanto, condotto in ufficio, è stato tratto in arresto e dopo le formalità di rito, associato presso il carcere brindisino.

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