“Controlla la movida, questa è la sfida”

Questi ultimi mesi sono stati difficili anche perché hanno limitato e condizionato moltissimo i contatti sociali e affettivi tra persone non conviventi. Queste limitazioni hanno inciso su tutti Noi in particolare sui nostri Ragazzi.

Siamo stati Tutti giovani e come tali, chi più chi meno, si avvertiva una vibrante voglia di cercare rapporti e svago con i coetanei. Da giovane, chi più e chi meno, si avverte un sensibile ardore di ribellione agli ordini superiori.

Pertanto, possiamo considerare fisiologico che il ritorno alla movida, della settimana scorsa, registrasse molte infrazioni alle prescrizioni sanitarie e al decoro urbano. Certo è che non si può pensare che questa debba essere la normalità. Va considerata, anche, che l’emergenza sanitaria non è rientrata, pertanto il mancato rispetto delle prescrizioni per prevenire una possibile nuova ondata di diffusone non deve essere vista come la sfida su cui cimentarsi.

La sfida vera e tosta è esattamente il contrario vale a dire controllare la movida non sfrenarla. Avere contatti sociali e affettivi finalizzati allo svago senza venire meno al distanziamento e all’uso delle mascherine (sopratutto in presenza di persone di cui non conosciamo lo stato di salute).

La sfida è quindi quella di saper controllare autonomamente la movida, senza ordinanze sindacali che limitano e dettano regole o guardie a far controlli.

I giovani e tutti siamo stati giovani, hanno bisogno di essere compresi ma sopratutto sensibilizzati  senza fare sermoni ma dando il buon esempio.

Il buon esempio non è la facile strada di fare ordinanze limitanti, o di porsi sul pulpito additando i “peccatori”.

Partiamo ad esempio dal fornire adeguati contenitori pubblici (non fare affidamento ai gestori privati che hanno già i loro grattacapo) in cui riversare i residui delle consumazioni fatte in pubblica piazza. Sarebbe anche ammirevole che i Primi cittadini in quella piazza ogni tanto si facessero vedere magari cercando un confronto diretto e spontaneo con quei giovani cittadini che la animano a volte anche un po’ sopra le righe.

Noi come piccola Associazione, crediamo molto nei giovani. Anche se che quando lo siamo stati, giovani, non abbiamo ricevuto molta considerazione dagli Adulti dell’epoca. Anzi eravamo additati come più o meno si fa oggi.  Bisogna troncare in qualche modo questo review. Intanto proponiamo questa campagna di sensibilizzazione. Consapevoli anche che la fase di una convivenza con l’emergenza sanitaria non sara di breve durata. del resto non si  può pensare di impedire in maniera perpetua che la movida non si faccia consumazioni in piazza oltre certi orari.

Forza ragazzi  “controlla la movida questa è la sfida”.

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