CON LE FESTIVITÀ, AUMENTI E RINCARI: A RISCHIO QUALITÀ VITA E SUSSISTENZA PER MIGLIAIA DI FAMIGLIE BRINDISINE

«È arrivato Natale», ricordano alcune canzonette, ed assieme alle festività arrivano, puntuali, gli aumenti di beni e servizi a rendere più caro, più impegnativo e più difficile vivere le feste e le altre necessità di vita ad italiani e brindisini.

Secondo l’indagine di un autorevole Istituto diffusa in questi giorni l’aumento medio dei prezzi rispetto ad un anno fa sarebbe di oltre il 10%. Questo significa che stiamo spendendo 10 euro in più ogni 100 euro di spesa rispetto a solo dodici mesi addietro. Se la spesa è di mille euro si arriva a 100 euro in più rispetto all’anno scorso.

È l’inflazione, un fenomeno non nuovo a cui si è sempre risposto aumentando proporzionalmente salari, stipendi e pensioni. Misure che da troppo tempo mancano, o sono adottate in modo non sufficiente, con la conseguenza che i prezzi aumentano a due cifre mentre lavoratori e pensionati possono contare solo sulle medesime entrate. Gioco-forza si devono ridurre acquisti e tenore di vita. Secondo la stessa Indagine «cresce del 7,2% rispetto al 2022 la percentuale di cittadini che non farà alcun regalo di Natale».

Il Sindacato non può stare a guardare: rivendicare che stipendi, salari e pensioni garantiscano un livello di vita adeguato ad affrontare il costo della vita è parte della sua missione. Anche a questo sono valse le tante e diverse azioni di protesta, scioperi e mobilitazioni generali portate avanti in questi mesi a livello nazionale e locale dalla UIL nelle quali Brindisi è stata protagonista.

Brindisi ha diverse ragioni per mobilitarsi: stiamo assistendo ad una serie di vertenze nel nostro territorio di grande importanza che minacciano concretamente il lavoro, quindi la possibilità di sostentamento economico e la dignità di centinaia di famiglie. Crisi che attanagliano importanti e storiche realtà industriali, aziende partecipate, comparti pubblici e molti altri. Tutti fattori che contribuiscono a condannare Brindisi ed il suo territorio a quel 100esimo posto su 107 province nella classifica sulla Qualità della Vita (Sole24ore) come il nostro Sindacato ha di recente denunciato.

Per la UIL di Brindisi è evidente che la soluzione non può essere immediata ma è urgente e non più rinviabile la presa di coscienza da parte di tutti gli attori sociali ed istituzionali, nazionali e del territorio, e la messa in campo di progettualità a lungo termine, operando assieme, superando ogni steccato ideologico e di appartenenza.

Ad essere in gioco non c’è solo l’acquisto di un regalo in più sotto l’albero ma la possibilità di una vita dignitosa, frutto delle proprie fatiche e del proprio lavoro, per migliaia di famiglie brindisine. Per questo il Sindacato continuerà la sua lotta: per la difesa del lavoro, per la promozione di nuove occasioni di lavoro e per la dignità, non solo economica, di ogni lavoratore di questo territorio.

 

Il Coordinatore provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

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