Ho voluto concettualmente interessarmi del problema relativo agli onorari erogati al personale facente parte  dell’Ufficio “ARO2” , condividendo l’assunto, che per economia di tempo e spazio evito riportare, del non dovuto pagamento a detto titolo. E’ consequenziale, quindi, che il rimborso, sua sponte,  della notevole  somma  da parte della dr.ssa Paola Giacovazzo , già segretaria generale del Comune di Brindisi, all’Ente di appartenenza e sotto il quale ha percepito l’importo di componente il surriferito Ufficio mi conforta  sia per la condivisione del giusto pensamento sulla questione che per il civile e corretto gesto di chi lo ha compiuto.  Ovviamente, sono di diverso avviso e non apprezzo la procedura comportamentale di coloro ed in particolare dell’attuale segretario generale,  sig. comm. Avv. Giuseppe Salvatore Alemanno, che incaricato dalla sindaca di esprimere un parere sulla questione, ha inteso con una lunga relazione di ben otto pagine precisare e pubblicizzare  le motivazioni che, a suo avviso, militano per la giustezza del pagamento ai componenti dell’Ufficio dell’”ARO 2” di cui lo stesso segretario ne fa parte. Sembra, comunque, di dover escludere, vista la irremovibile decisione della sindaca in risposta al massimo organo amministrativo dell’Ente da Lei scelto, qualsiasi incontro chiarificatore ante o post  le posizioni assunte e, pertanto, da poiché un dirigente  del Comune, componente dell’Ufficio surriferito e munito di decreto ingiuntivo (evidentemente  l’Ente non ha mai dato riscontro alle bonarie richieste di pagamento prima di detto decreto)ha ritenuto adire le vie legali per il riconoscimento del credito,  non resta che attendere la relativa sentenza.                              




Orbene, se le cose stanno così ed avendo, con piacere, riscontrato nel capo di gabinetto della sindaca la inversione di marcia in relazione  ai recuperi, previa messa in mora, degli importi dovuti sia dal personale dipendente di ogni ordine e grado che da debitori dell’Ente,  utile discende la circostanza per segnalare, naturalmente previa verifica, alcune anomalie in tal senso con riserva per altra occasione di intervenire su taluni aspetti gestionali del Comune che potrebbero essere fonti di danni erariali riconducibili a carico dei cittadini. E’ certamente fonte autorevole la sentenza della Corte dei Conti –Sezione Prima Giurisdizionale Centrale –Sezione di appello- che ha riconosciuto l’indebita liquidazione dei diritti di rogito in favore del segretario comunale o suo vice, nonché  il pagamento del compenso allo stesso quale presidente del Nucleo di Valutazione ed ancora, proprio il Collegio dei Revisori, precedente all’attuale, pare abbia mosso osservazioni sulle determinazioni di risultato dei dirigenti e del cosiddetto galleggiamento retributivo per il segretario generale. Non per ultimo, con nota pubblicata da organi di stampa , la segretaria generale, dr.ssa Paola Giacovazzo, ha invitato gli Uffici preposti, fornendo l’elenco dei  nominativi con a fianco gli importi indebitamente percepiti da diversi  dipendenti dell’Ente  per una somma complessiva di oltre 750.000,00 euro : appare superfluo  significare che, ove  dovesse corrispondere al vero quanto anzidetto, non vi è dubbio che trattasi di circostanza in cui si appalesa evidente il danno erariale al Comune e la immediata individuazione dei responsabili che hanno provocato l’ingiusto esborso di danaro pubblico. Ora, al di là di quanto sopra richiamato, non oggetto di attenzione da parte dei consiglieri comunali ed ancor più  dal Collegio dei Revisori che, ripeto per mia convinzione, restano tutti soggetti alle azioni per eventuali danni erariali, stimo utile evidenziare che stride fortemente la presa d’atto di approvazione consigliare del documento previsionale 2017/2019 e relativi allegati da parte  di una esigua maggioranza rafforzata solo   dal silente assenso delle sigle di minoranza in cui trovano posto le cosiddette forze di opposizione. Ho espresso la opinione, motivandola,  che quel bilancio non poteva essere discusso nell’assemblea tenutasi   il 26/4/17,  ma ho provato ancor più delusione nel registrare l’assenza di concreti interventi da parte dei consiglieri costituenti l’assemblea. Vero potrebbe essere che per onestà intellettuale sono mancati detti interventi, ad eccezione di quelli stereotipati prodotti dai soliti che amano apparire, dovuti per la non conoscenza  degli atti di bilancio e della relazione del parere rilasciato al riguardo dal Collegio dei Revisori.

Sono ben 11 le delibere che la Giunta municipale ha adottato nella tornata del 6 aprile c.a ., sia pure con l’assenza degli assessori Brigante e Greco, tutte correlate all’argomento del bilancio di previsione; detti provvedimenti  già lunghi, articolati e innovati per effetto della nuova normativa contabile presentano difficoltà interpretative non superabili all’interno dell’Organo giuntale, privo tra l’altro di un componente capace di relazionare ed assicurare quanto meno sul piano tecnico la corretta  lettura di quegli atti.  Per tale ragione verosimilmente quelle deliberazioni  di Giunta adottate nella tornata del 6 aprile c.a. potrebbero ritenersi come non letti, ma da altri preparate e solo sottoscritte  dai componenti  dell’Organo: quanto accaduto presumibilmente in sede di Giunta si è ripetuto nella tornata di Consiglio per la ratifica di quei provvedimenti posti a base dell’approvazione del bilancio di previsione. Nessun concreto intervento aggiuntivo o chiarificatore da parte   della maggioranza sulla correttezza politico-contabile del bilancio o sugli obiettivi contenuti nel DUP sul quale si fonda detto documento contabile, parimenti al comportamento delle minoranze che, al di là di misere richieste di emendamenti, regolarmente respinti, non hanno inteso, pure avendone la titolarità, presentare in Aula una sola proposta di variazione al DUP nell’ottica dei veri interessi della cittadinanza. Ed allora, e solo per citare un esempio, non può costituire meraviglia se fra le delibere di giunta sopra citate e successivamente ratificate dal Consiglio, vi sia anche quella relativa alla presa d’atto della dirigenza per l’anno 2015.

E’ interessante la lettura della deliberazione n. 78 del 6/4/17 che verosimilmente redatta dall’Ufficio del “pensatoio” dell’Ente e  attraverso relazioni del Nucleo di Valutazione e atti sottoscritti anche da chi oggi  siede nei banchi di opposizione, stabilisce in maniera ineccepibile sotto l’aspetto amministrativo   il conseguimento degli obiettivi  programmatici dei dirigenti  finalizzati alla attribuzione della retribuzione di risultato.                                     Ho avuto occasione, nella presunzione di conoscere alcuni dirigenti che costituiscono l’Ufficio che chiamo “pensatoio” dell’Ente , di rimarcare la necessità, nel rispetto di ruoli e della vigente normativa,  di una stretta collaborazione per una efficiente ed economica  gestione del Comune fra Organo politico di programmazione e quello amministrativo: non registro, invece, risultati in detta direzione.

Penso che la verità vera risieda, al di fuori di altrui atteggiamenti istrionici, nell’urgente pausa di riflessione da parte della dirigenza ancor prima del possibile scoppio sulle note problematiche di cui soffre la città: è da evitare quanto accaduto in sede della tornata consigliare del 24 agosto 2012 allorquando il sindaco dell’epoca ebbe, eccezionalmente e come documentato, il plauso dei cittadini presenti per una reprimenda nei confronti dell’apparato burocratico per la mancata soluzione di una questione.

dr. Franco Leoci 




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