BRINDISI – Salvare la Multiservizi? Ecco la ricetta del Comune: fusione con Energeko, licenziamento di 20 persone, oltre a taglio di salari e di alcuni superminimi. In questo modo si risparmierebbe un milione di euro. Non solo. Il Piano messo in campo dall’Amministrazione comunale prevede anche l’assorbimento di alcuni servizi: cimitero, impiantistica sportiva e mensa scolastica. ‘Ovviamente’ (si fa per dire) licenziando le persone attualmente addette: 25 unità per la Natuna, 12 per il cimitero ed un centinaio per la mensa. La ricetta è stata illustrata oggi dal vice sindaco Francesco Silvestre, nel corso di un incontro – come ci riferisce il segretario Ugl Ercole Saponaro – tenutosi nella sala giunta di Palazzo di Città, alla presenza di tutte le sigle sindacali, dello stesso vice sindaco, dell’assessore al Bilancio Salvatore Del Grosso, del segretario generale Giuseppe Alemanno, del dottor Angelo Roma, della dirigente del Settore Ragioneria Mirella Destino e di una delegazione di lavoratori della Brindisi Multiservizi. Assente il sindaco Angela Carluccio.

“In sintesi – dice ancora Saponaro – per salvare la partecipata, dovremmo buttare per strada 150 famiglie. Parliamo, tra l’altro, di persone che fanno quel lavoro da tantissimi anni ormai e che, anche in virtù di questo, hanno maturato competenze specifiche che i dipendenti della Multiservizi non possiedono. All’Amministrazione avevamo chiesto, prima di assumere qualunque decisione, di poter vedere le carte e le economicità dei servizi che sono affidati ma, soprattutto, avevamo chiesto notizie sull’approvazione dei bilanci 20014 e 2015 che – allo stato – riteniamo sia la cosa più importante. Tanto più che se dovessero essere in negativo anche questi due esercizi, è inutile anche parlare di salvataggio: la fine è predestinata. Ed il vice sindaco che fa? – prosegue Saponaro – Se ne viene con un foglietto, dicendoci chiaramente che il Piano messo in campo dal Comune prevede, come detto, 20 unità in esubero, taglio di stipendi e superminimi, acquisizione dei servizi attualmente espletati da Natuna, Markas e dall’Ati che opera nel cimitero, con licenziamento dei dipendenti. Il che equivarrebbe a denaro liquido che entra. Sì, ma a spese di chi?”.

Ma il segretario dell’Ugl Saponaro ha fatto presente all’avvocato Silvestre anche un altro aspetto: “Se lei affida un servizio dove sono impiegati 10 persone e il servizio che si affida non copre neanche il costo dei lavoratori, non pensa di peggiorare la situazione?”.

A questo punto – racconta ancora Saponaro – la tensione nella sala è salita alle stelle. E la cosa paradossale è che l’assessore Del Grosso mi ha avvicinato in disparte, sostenendo che ‘Silvestre parla a titolo personale e non a nome della Amministrazione’. Allora che lo facessero dimettere… Una cosa è certa: questo Piano è un suicidio e sinceramente ritengo sia vergognoso che per salvare la Multiservizi si debbano buttare per strada altre 150 persone!”.

Appuntamento al 5 dicembre prossimo.

 

Pamela Spinelli
Direttore responsabile

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