Colpo Gobbo: “Il povero Pippo a ‘Chi l’ha visto’?” – di Bastiancontrario

Sarà Federica Sciarelli e il suo team di segugi ad occuparsi del “mistero del gallo scomparso”, titolo da giallo classico ma anche “strillo” di cronaca urbana brindisina. In studio, la gatta morta Fede e il suo illustre pool di esperti indagherà sull’illustre pollo. Psicopollologi e criminaviologi cercheranno di scoprire che fine abbia fatto il ruspante scomparso. Il ganzo pennuto di origine teutonica, il cui vero nome pare fosse Friz (l’amico Friz), era stato ribattezzato “Pippo” dai brindisini che lo avevano amorevolmente adottato. A Brindisi infatti amiamo li jadduzzi, mentre a Lecce, come è noto, se li pappano per tradizione a San Oronzo. Nel giardinetto di via del mare, i bimbi gli porgevano orzo e chicchi di riso. Poi andavano a pranzo a gustare chicken wing, ignorando, gli ingenui pargoli, di trangugiare altri poveri pippi più sfortunati. Era un bel galletto il Pippo, vispo e colorato, anche se non era bianco, rosso, verde e giallo come quello di San Michele. Di notte dormiva su di un alto pino, come fosse un gallo cedrone. Faceva allegria, tenerezza, simpatia ma “Pippo Pippo non sapeva che quando passava tutta la città rideva…”. E forse rideva anche il suo predatore, al momento della sua cattura. I soliti malpensanti hanno puntato l’indice contro i neri cattivi ma il pennuto alemanno potrebbe essere stato vittima di un agguato da parte di un cane, di un gattone o anche di una volpe di periferia. Sarà “Chi l’ha visto?” a tentare di risolvere il mistero. Intanto, in città e sui social gira un’ultimissima: si vocifera che alcuni fedelissimi del Cavalier Berlusca abbiano sacrificato il povero Pippo al dio Asclepio per favorire la pronta guarigione del vecchio gallo del pollaio di Arcore …

 

Bastiancontrario

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