Colpo Gobbo: “E’ finito il tempo dei virologi soubrette!” – di Bastiancontrario

disegno di Matteo Paolelli

Se fosse ancora vivo il grande Modugno avrebbe cantato “Il virologo provetto/ dove lo metto non si sa …”. Noi tutti, invece, sappiamo benissimo dove metterli, anzi dove chiuderli. Non negli ospizi,come i vecchietti cantati da Mimmo, ma nei la-bo-ra-to-ri, a lavorare! Dalla mattina alla sera, anzi fino a notte fonda. Praticamente lo stesso orario che hanno svolto per tre mesi in televisione. Sono stati un incubo, al pari di quel cornuto di Covid-19. Accendevi la televisione alle sette di mattina e zàcchete ce ne era uno collegato dalla cucina di casetta sua. Cambiavi canale e, dopo un paio di minuti, un altro faceva capolino dal bagno, in pigiama e con mezza faccia rasata. E giù un diluvio di parole-chiacchiere che ogni settimana mutavano più del virus. Hanno detto tutto e il contrario di tutto, con una faccia che Arbore definirebbe “Senza vergogna”, ma che noi comuni mortali da social non esitiamo a definire con la vecchia, buona definizione “facce di puttana”. #macomesifa? E cosa è stato, il gioco delle tre carte? Virus vince, virus perde, abracadabra, dove sta il virus cattivo? Dopo averli visti all’opera, dopo aver registrato le liti e le offese reciproche (Burioni a Tarro: “Se lui è da Nobel io sono Miss Italia”), ci siamo profondamente convinti che il mago Otelma sia molto più serio ed affidabile di questi qui. Oltretutto si è scoperto che la truppa dei nostri virologi, infettivologi,epidemiologici, microbiologi, ecc. è la meno accreditata dalla comunità scientifica internazionale. Gli scienziati, infatti, si valutano a seconda dei c.d.”indici h”, una sorta di punteggio che viene attribuito in virtù degli studi pubblicati su riviste internazionali di settore. Tanto per fare un esempio, lo statunitense Fauci ha un h index pari a 174, Galli, “il signore del Sacco”, quello con i leoni e le giraffe sugli scaffali della libreria, 51. “La signora del Sacco”, Maria Rita Gismondi, famosa voltagiacchettista che passò, in un mese, dal corona uguale forte influenza a coron demonio che porta la morte, ha miseri 22 punticini. Stanno messi un pochino meglio il Burioni, 26, e il Lopalco nostrano, 33. Gli ultimi della classe, quelli da mettere dietro la lavagna col cappellone a punta, sono il presenzialista Pregliasco ridens, 13 punti, e quel grandissimo figlio di Partenope che è il Tarro, che di punti ne ha solo 10 e di sicuro ripeterà l’anno. Il Covid, quando li vedeva e sentiva in tv, si scompisciava dalle risa… Di quelli che andavano ogni sera in Rai a fare la conferenza stampa, il prof. Locatelli, quello con la querula voce da Cardinale in menopausa, era il meglio messo di tutti: h index 66. In ogni modo, adesso devono sparire tutti perché di loro ne abbiamo pieni i … polmoni e per i nostri delicati organi sono stati dannosi quasi come il corona. Basta con riflettori e telecamere, non siete divi del cinema! Tornate a lavorare, nei sotterranei, con la luce a neon, le tute e gli scafandri! E studiate, ché avete ancora molto da imparare! E pensare che qualcuno di loro si era già proposto ai produttori televisivi perché mandassero in onda, dopo “Il grande fratello VIP”, un’edizione del “Grande Fratello VIR”. Hanno poi chiesto a gran voce di partecipare all’ ”ISOLA DEI FUMOSI” ed anche di essere protagonisti di un gioco preserale di quiz dal titolo “L’EREDITARIETA”, ma il tentativo è fallito miseramente e alla fine sono stati allontanati dagli uscieri degli uffici manageriali a spintoni e parolacce. Basta, la pacchia è finita, andate in pace.

Bastiancontrario

(disegno di Matteo Paolelli)

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