Colpo Gobbo: “Aiuto! Ci vogliono gonfiare di pozioni magiche” – di Bastiancontrario

Forse non ce ne rendiamo conto ma siamo in pieno Medio Evo. Sono tornate di moda le pozioni, gli intrugli, i toccasana. Basta girovagare sul web e ci di imbatte in un lunga serie di consigli per la salute. E’ diventata un’ossessione. Non solo c’è quel misterioso miliardario che ci vuole a tutti i costi fare arricchire, ma è anche pieno di stregoni che insistono per assicurarci il massimo benessere. Ma che gliene strafrega a loro se abbiamo un po di gastrite o se facciamo qualche puzzetta in più? Nossignore, dobbiamo essere tutti sani, magri e belli! Ci tormentano con le proposte di tisane, infusi, decotti: beveroni buoni per ogni problema: contro il raffreddore, la febbre da fieno, la gotta, l’alluce valgo, l’insonnia, la stitichezza, il grasso superfluo, il ciclo ed il triciclo dolorosi. Il dottor Dulcamara, in confronto a questi qui, era un galantuomo!

Ma poi, dico io, chi le inventa ste stronzate, sono singoli ricercatori che si alzano la mattina e vengono colpiti dall’ispirazione geniale o ci sono equipe specializzate in creazioni bibito-demenziali? Io iniziai col bere acqua calda e limone la mattina e mi venne la gastrite. Poi passai a bere latte intero, pepe di Cayenna e zenzero e mi venne la diarrea. Optai disperato per un intruglio riparatore a base di un cucchiaione di cannella, una noce moscata e succo di pompelmo e non pisciai per tre giorni. Per porre rimedio a questo inconveniente bevvi tre litri al giorno di acqua-ciofeca dei distributori automatici arricchita da cumino, coriandolo e curry, ma poi mi beccai un infiammo intestinale della Madonna. Avvilito tentai di risolvere il problema con decotti di ortica, per i santoni della rete molto depurativa e rinfrescante. Risultato: mi sono grattato per mesi, come avessi la rogna al tenue e al crasso…. Poi lessi di una miracolosa terapia a base di aglio polesano DOP crudo: tre teste al giorno frullate in un bicchiere di latte caprino e curcuma. Disastro assoluto: la gente mi scansava schifata, come se fossero tutti nipotini di Dracula il vampiro. In fine ho sospeso tutto ricominciando a bere negramaro cu la sparracina e a mangiare salsiccia e fagioli, trippa con rape e pampasciuni, salami, pancetta e provola piccante. Ora sto da dio. Se incontro quegli infami che suggeriscono ancora ricette miracolose, giuro che li sputo in un occhio: con un cocktail di saliva, zenzero e un pizzico di cardamomo…

Bastiancontrario

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