Il Sindacato Cobas è contento della assoluzione del nostro rappresentante Roberto Aprile, assistito dall’avvocato Mauro Masiello avvenuta ieri per l’accusa di “Manifestazione non autorizzata”.
I fatti si riferivano ad un sit in sotto il comune di Brindisi il 30 Giugno 2014 in concomitanza di un consiglio comunale .
La assoluzione è potuta avvenire grazie alla testimonianza di Livia Antonucci e dimostra ancora di più il carattere persecutorio nei confronti di Roberto Aprile.
Vogliamo raccontare i fatti di un processo dagli aspetti paradossali e tragicomici.
Il Sindacato Cobas organizza un sit in sotto il Comune di Brindisi in concomitanza di un consiglio comunale per esprimere le proprie preoccupazioni relative ad un possibile fallimento dello stesso comune .
Il fallimento avrebbe mandato a gambe all’aria i dipendenti diretti del comune e quelli che ci girano intorno, portando una intera città allo sbando .
Intanto Livia Antonucci , referente di un partito della opposizione, organizza anche essa un sit in per lo stesso giorno sul problema dei rifiuti e realizza la comunicazione alla questura di Brindisi.
Roberto Aprile venuto a conoscenza del sit in chiama Livia Antonucci, tra l’altro comuni amici , e concordano che stanno tutti e due inseme in piazza con lo stesso avviso.
Le manifestazioni si svolgono regolarmente e i due , Roberto Aprile e Livia Antonucci trascorrono la mattinata insieme davanti al Comune di Brindisi.
Invece per l’ispettore Letizia Giuseppe le cose sono andate diversamente.
Roberto Aprile avrebbe commesso il reato di Manifestazione non autorizzata ,il tutto accompagnato da circa 50 foto .
Addirittura con le foto della macchina di Roberto Aprile ed una in particolare che ritrae la targa che la conoscono anche i bambini.
Arriviamo al dunque:dopo le testimonianza di Roberto Aprile e dell’ispettore Letizia Giuseppe che conferma la sua versione arriva ieri quella di Livia Antonucci.
Livia riferisce al giudice che la manifestazione era comune e che Roberto Aprile non ha parlato illegalmente .
Afferma che il tutto era stato spiegato ai vigili urbani a cui aveva mostrato la informativa alla questura di Brindisi e la condivisione della piazza con Roberto Aprile.
A quel punto l’avvocato Mauro Masiello ha chiesto di non sentire gli altri testimoni , previsti per il 26 Ottobre 2018, e ottenere la assoluzione.
Il tribunale ha convenuto sulla richiesta dell’avvocato ed ha concluso il processo con la assoluzione “Per non aver commesso il fatto”.
L’ispettore Letizia Giuseppe invece di fare supposizioni e scattare 50 foto , anche da sopra il comune, avrebbe potuto chiedere alla signora Livia Antonucci come stavano le cose .
Questa assoluzione allenta un attimo questa corsa alla repressione nei confronti di Roberto Aprile, cosa che sicuramente continuerà e a cui continueremo ad opporci .
Brindisi 04.07.2018
Per il Cobas Roberto Aprile