OSTUNI – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che un cittadino ostunese ha inviato al dr. Giuseppe Pasqualone, direttore generale dell’Asl Brindisi.
Spett.le Azienda Sanitaria di Brindisi
Oggetto: Segnalazione di estremo disagio per la chiusura del reparto di pediatria ad Ostuni.
Esimio dr. Giuseppe Pasqualone
pur avendo passato tre notti insonni io e mia moglie e il mio bimbo di tre anni Vi scrivo per quanto in oggetto.




Sono un disabile e per  spostarmi è molto difficoltoso sia con la carrozzina sia con la stampella, con la quale riesco a fare solo pochi passi. Martedì 7 marzo u.s. intorno alle ore 5,30 di mattina mi recavo alla guardia medica di Ostuni, in quanto mio figlio aveva da tre giorni la febbre a 40 gradi, la pioggia veniva giù molto copiosa, e nonostante ciò sono riuscito ad entrare nel locale della Guardia Medica avvertendo la dottoressa di turno di quanto il mio bimbo aveva,da premettere che il locale per noi disabili entrare del tutto è un problema perché vi sono alcuni gradini interni
La dottoressa in modo professionale e gentile mi diceva che la pediatra di turno poteva venire a casa mia solo verso le ore 12,30, in quanto il reparto di pediatria è stato chiuso all’ospedale di Ostuni, che era il punto di riferimento di un vasto bacino di utenza sia per gli ostunesi e sia di molti comuni limitrofi.
Io mi domando come è possibile chiudere il reparto di pediatria? Purtroppo ci sono numerosi altri casi come il mio, e persone che hanno la mia stessa situazione di disabilità ora avranno ulteriori disagi per raggiungere il primo ospedale con il reparto di pediatria per poter portare i propri bimbi in caso di bisogno.
Da cittadino chiedo che il Governatore Michele Emiliano unitamente alla Sua giunta ci ripensi e ripristini il reparto di pediatria al nosocomio di Ostuni, città anche molto turistica credo che sia un fregio per ciò per tutta la regione Puglia, inoltre, io con altri rivendichiamo i 3,4 posti letto per ogni mille abitanti previsto nel piano di riordino ospedaliero e che invece a noi della provincia di brindisi è stato dato solo il 2,7 posti letto.
Non mi ritengo un cittadino di serie B in tutti i sensi, pertanto pretendo che siano rispettati i criteri che erano sanciti dal piano di riordino ospedaliero, perché il diritto alla salute è sancito dall’art.32 della Costituzione Italiana, legge primaria di tutte le altre.
In attesa di un Suo cortese riscontro, la saluto con viva cordialità.
Ernesto Amoroso




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