Centro di controllo aereo di Brindisi: parlamentari contro lo spostamento a Roma

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“Abbiamo presentato una interpellanza urgente ai ministri Salvini, Giorgetti e Fitto per sapere quali iniziative intendano mettere in atto non solo per mantenere ma potenziare l’Acc, l’Air Control Center, di Brindisi, in considerazione anche delle opportunità di investimento create dalla Zes Sud e a fronte dei fondi europei investiti per il suo potenziamento”.
Lo annunciano in una nota i deputati pugliesi Mauro D’Attis, Andrea Caroppo, Erio Congedo, Vito De Palma, Salvatore Di Mattina, Dario Iaia e Giovanni Maiorano.
“L’attuale dirigenza Enav ha preannunciato di riconfermare la parte che a noi interessa del precedente piano industriale, ossia la volontà di riconvertire l’Acc di Brindisi, l’unico presente nel Sud Italia, e di spostare i servizi di controllo del traffico aereo a Roma. Se così sarà si tratterebbe di una scelta che va contro il Sud e va controcorrente rispetto alle decisioni adottate in altri paesi europei, come Francia e Germania, che mantengono una media di 5 Acc ciascuno. Tale decisione sarebbe non solo un controsenso rispetto al crescente traffico aereo nel nostro Paese ma ci esporrebbe al rischio di un dimezzamento delle capacità di recovery del sistema di sorveglianza aerea nazionale. E’ bene tener presente che l’Acc di Brindisi ha un organico di circa 170 dipendenti di alta professionalità ed ha la più alta produttività fra i quattro ACC italiani, con percentuali di incremento di traffico gestito pari a più del doppio rispetto agli altri centri”, spiegano.
“Chiediamo, dunque, ai ministri di intervenire, in particolare il Mef quale azionista di maggioranza, tenendo presente che la sicurezza del nostro spazio aereo è un servizio pubblico essenziale e che proprio per questo appare in contrasto con la forma giuridica di società per azioni di Enav. A tal proposito, chiediamo ai ministri anche l’opportunità di valutare se rendere Enav nuovamente un ente pubblico economico senza scopo di lucro”, concludono.
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