“La città versa in uno stato di profondo degrado. La Brindisi Multiservizi ha ormai cancellato dai propri piani di lavoro il taglio del verde sulle strade e sui marciapiedi. La situazione sta diventando insostenibile, tanto più se si considera che le erbacce diventano ricettacolo di blatte, topi e rifiuti”.

Lo afferma il candidato sindaco Roberto Cavalera, il quale rivolge un accorato appello al commissario prefettizio affinché si intervenga immediatamente.

“Il degrado riguarda tutta la città – aggiunge – a conferma di una totale mancanza di controlli da parte della struttura comunale. La società partecipata viene ben retribuita per svolgere questi compiti e non è possibile che ci si riduca ogni volta a situazioni insostenibili. Il tutto, senza contare che in questo modo si vanificano anche gli sforzi per un rilancio turistico della città. Un esempio? Molti crocieristi si spingono sino al rione delle Sciabbiche per visitare la zona portuale. In via Andrea Pigonati, però, lo spettacolo è desolante, con rifiuti abbandonati e con erbacce che sembrano alberelli. A che vale spendere decine di migliaia di euro per l’accoglienza se poi lo spettacolo che proponiamo è questo?”.

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  1. Le surriferite lamentazioni sono visibili e non hanno bisogno di verifiche: sono giuste, ma vengono rilevate con grave ritardo e nei confronti di chi, socio unico della partecipata comunale Brindisi Multiservizi, continua a mostrare interessi solo in sintonia con le decisioni di quel commercialista barese amministratore unico della società. Appare, infatti, che non costituiscano problemi, per il “proprietario” della citata società, il mancato “controllo analogo” o la grave situazione amministrativa-contabile rappresentata dalla Corte dei Conti, o l’importo incontrollato della spesa di bilancio comunale per il verde pubblico, giusto per citare alcune circostanze significative. Gli indirizzi programmatici adottati dall’ amministratore unico della partecipata, che ha realizzato nel corso dell’ultimo esercizio un modestissimo utile di bilancio, avrà reso euforico anche il socio “padrone” della BSM che ha deciso, per esempio, di ratificare l’acquisto, previa rottamazione di autoveicoli di proprietà comunale, di nuove auto aziendali con risorse proprie della partecipata, di procedere alla nomina del collegio dei revisori ed alla onerosa costituzione dei componenti del Nucleo di Valutazione interno.
    Penso che gli amministratori eletti dalle imminenti elezioni dovranno verificare sia la situazione della suddetta società, ma ancorpiù procedere ad un esame complessivo della attività gestionale di commissariamento. Franco Leoci

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