Cavalera (FI): “Tosap, la battaglia non é del PRI ma di Forza Italia che sta attuando politica responsabile per riequilibrio di bilancio”

Ho appreso dalla stampa locale che il Consigliere Gabriele Antonino ha depositato un ordine del giorno con cui impegna il Sindaco a costituire un “catasto georeferenziato” delle reti e delle infrastrutture destinate alla erogazione dei pubblici servizi al fine di consentire l’accertamento e la riscossione della tassa di occupazione del suolo da parte delle società interessate.

Sono sicuro che il Consigliere Antonino, all’atto del deposito dell’ordine del giorno, avvenuto il 21.09.2018, fosse in assoluta buona fede ed ignorasse che una tale iniziativa era stata da me già intrapresa il precedente 06.09.2018, cioè ben quindici giorni prima, coerentemente con quanto avevo affermato in campagna elettorale.

Invero, la riscossione della tassa di occupazione del sottosuolo da parte delle società, molte delle quali multinazionali, anche estere, che gestiscono le reti di erogazione dei pubblici servizi è una battaglia di cui Forza Italia si è fatta promotrice durante la campagna elettorale.

Tutti ricorderanno che il tema venne affrontato con dovizia di particolari dal forzista Michele Didonna, all’epoca candidato al consiglio comunale, che alla stampa ne illustrò le prevedibili ricadute positive sul bilancio comunale.

È evidente che l’aggiornamento del censimento delle reti di erogazione dei pubblici servizi e la successiva mappatura delle stesse è uno strumento che stabilmente concorrerà alle entrate comunali, con una manovra capace di erodere sensibilmente il deficit di bilancio, senza gravare ulteriormente sui cittadini e sui commercianti, già oberati da tasse e balzelli, ed evitando di tagliare i pochi servizi erogati dall’amministrazione.

La riscossione della tassa di occupazione del suolo e del sottosuolo da parte delle aziende che gestiscono le reti di erogazione dei servizi pubblici risponde, inoltre, ad esigenze di equità sociale. Non comprendo, infatti, il motivo per il quale un piccolo commerciante deve pagar fior di quattrini per occupare pochi metri quadrati di suolo pubblico quando le multinazionali, spesso di proprietà estera, non pagano un bel nulla o pagano molto poco, pur occupando diverse decine di chilometri con cavi, condutture, camerette, pozzetti, cabine elettriche, telefoniche ed altri manufatti per la cui realizzazione, peraltro, il manto stradale della città è stato devastato e rappezzato in maniera approssimativa.

Forza Italia, dunque, dà prova di una politica capace, anche dall’opposizione, di contribuire allo sviluppo della città di Brindisi e tanto a fronte delle discutibili scelte di riequilibrio finanziario adottate dalla giunta Rossi che ha deciso di mettere in vendita, a prezzo ribassato, i beni comunali, ivi compresi quelli già in passato candidati ad un progetto di riqualificazione urbana.

Una decisione da me già definita scellerata che la dice lunga sull’idea di città che il Sindaco sta perseguendo, poiché a fronte di un deficit di bilancio di natura strutturale, la svendita degli immobili comunali rappresenterebbe, se realizzata, una entrata una tantum ed aprirebbe le porte a forme di speculazione edilizia.

In assenza del nuovo piano urbanistico generale la decisione dell’amministrazione Rossi rischia di segnare definitivamente il destino di alcune maglie del territorio urbano prive di aree verdi, di strutture a servizio dei quartieri e di centri di aggregazione per anziani e giovani.

Nel prossimo Consiglio Comunale, quindi, si discuterà della proposta di Forza Italia di procedere ad un aggiornamento del censimento delle utenze relative alle reti di erogazione dei pubblici servizi, alla mappatura delle stesse ed alla riscossione della tassa di occupazione del suolo e del sottosuolo da parte delle multinazionali.

Stiamo dando prova di una politica responsabile rispetto alla quale attendiamo la maggioranza al banco di prova.

Avv. Roberto Cavalera
Capogruppo Forza Italia

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