SAN VITO DEI NORMANNI – La notizia anticipata da newSpam circa la visita ispettiva da parte del Nas dei carabinieri di Taranto ha aperto una discussione. Prima è intervenuta la Cisl, per voce di Antonio Baldassarre, adesso il vice sindaco di San Vito Valerio Longo che intende fare alcune precisazioni:

“In relazione all’articolo apparso, si impongono alcuni chiarimenti anche per evitare informazioni distorte e notizie falsate. Lo scorso 23 agosto vi é stata una ispezione, da parte dei Carabinieri del NAS di Taranto presso la Casa di Riposo “Casa Serena”, che ha rilevato la mancanza di autorizzazione al funzionamento per, volendo semplificare, mancanza di certificazioni di agibilità e conformità urbanistica della struttura. A seguito di tanto si formulava l’invito al Sindaco ad adottare il provvedimento di sospensione dell’attività sino al conseguimento dell’autorizzazione al funzionamento. Nulla di nuovo da molti anni, poiché la costruzione, pur se munita di tutti i requisiti necessari all’epoca del suo passaggio dalla Regione al Comune, è stata oggetto di vari interventi di adeguamento e ristrutturazione per più di 3 milioni di €uro nel decennio passato. Nello specifico sono stati spesi €.1.394.300 per ristrutturazione e adeguamento intero stabile, €. 1.337.000 per completamento Torre 1, €. 663.500,00 per realizzazione centro diurno anziani, €. 50.000 per sostituzione caldaie e rifacimento impianto centrale termica. Ora, a seguito dell’evoluzione normativa regionale ed in particolare della legge 19/2007 e successivi regolamenti, venutesi a modificare gli standard per ottenere l’autorizzazione come casa di riposo, la Regione Puglia ha consentito l’esercizio provvisorio delle strutture socio sanitarie sino al 2016. L’amministrazione Conte si é ritrovata questo annoso problema nonostante sulla struttura siano stati fatti ingenti investimenti per adeguarla agli standard regionali senza, tuttavia, provvedere ad alcune misure che avrebbero consentito di avviare e concludere l’iter autorizzativo come puntualmente rilevato dai NAS. Si è elaborato il relativo progetto e rinvenuti gli “ennesimi” fondi (non senza fatica!), si sono recentemente finanziati i lavori per completare l’adeguamento per complessivi €uro 22.677,00 € oltre spese generali e ripristino gruppo elettrogeno che, pur collaudato, a seguito di lavori autorizzati da precedenti Amministrazioni non ha mai funzionato. Quindi, doveroso il rilievo dei NAS, che, peraltro, si sono complimentati per come viene gestito il servizio, sull’assenza dell’autorizzazione all’esercizio della casa di riposo per carenza di agibilità dell’immobile ristrutturato. In buona sostanza, con questi interventi finanziati, sarà possibile ottenere l’agibilità parziale del piano terra e del primo piano che, come noto, dovrebbe ospitare a breve l’hospice malati terminali. É anche noto che l’intera struttura è oggetto di un avviso pubblico (scadenza il prossimo 29 settembre) di partenariato pubblico privato per la concessione a terzi e per il completamento dei piani secondo e terzo in disuso ed allo stato rustico. Ci auguriamo una ampia partecipazione di aziende operanti nel settore interessate a rilanciare un immobile importante della nostra cittadina la cui sostenibilità economica nella gestione non può essere più garantita da soli fondi pubblici. Per intanto, nessun servizio sarà sospeso e nessun disagio dovranno sopportare gli ospiti attualmente presenti e gli uffici sono impegnati a rinnovare in proroga all’attuale gestore sino a dicembre la gestione della Casa di Riposo, in attesa della definizione del bando pubblicato.Tanto dovevo per opportuna giusta informazione”.

 

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