Il Brindisi batte il Sorrento e, udite udite, ottiene la terza vittoria consecutiva (la prima al Fanuzzi con i tifosi presenti) in questa disastrosa stagione e mai successo è stato così deprimente vista la sua inutilità. Anche in questo match possiamo ben dire di aver visto un Brindisi brillante, concentrato e motivato, tanto da far dire a mister Maiuri del Sorrento, che tra le due formazioni gli adriatici sembravano quelli che si stavano giocando l’accesso ai playoff mentre i campani sembravano i retrocessi. Con una buona dose di amara ironia, considerando il munifico sponsor, alcuni tifosi brindisini hanno definito la trasferta sorrentina come una piacevole crociera, ma si fa un torto ai volenterosi giocatori brindisini che stanno onorando a pieno la maglia, con la tifoseria che sta apprezzando il loro impegno. Lo scarso pubblico presente in curva non ha rinunciato a contestare pesantemente i “patron” bianco azzurri, ormai certi che questa retrocessione veda loro come principali responsabili di questo pessimo risultato. Ora si sta cercando di chiudere questo campionato nella maniera più dignitosa possibile e al tempo stesso trovare una soluzione valida per salvare la società e il suo futuro sportivo. Il vice presidente Pozzessere, nella conferenza tenuta lunedì scorso, ha parlato di una trattativa in atto che necessita ancora di tempo per potersi dire chiusa positivamente, ma i dubbi e le incertezze su quelle che potrebbero essere le richieste della famiglia Arigliano fanno temere sull’esito finale, anche in considerazione delle tante incongruenze emerse nel corso dello stesso incontro tra il vice presidente e Lorenzo Arigliano, presente all’evento. La tifoseria brindisina spera che questa pagina ingloriosa del calcio cittadino si chiuda quanto prima perché tante sono state le delusioni e le umiliazioni subite, che patirne ancora un altra rappresenterebbe un colpo mortale.
