Calcio, serie D: brutta sconfitta casalinga del Brindisi contro il Sorrento (0-2)

Brutta sconfitta casalinga del Brindisi contro il Sorrento, in una partita che doveva essere vinta a tutti i costi per alimentare la flebile speranza di salvezza. Purtroppo però non solo i biancazzurri non hanno vinto ma hanno disputato una delle peggiori partite della stagione, con una prestazione di squadra così deludente da scoraggiare anche quei pochi tifosi accorsi al “Fanuzzi”, fiduciosi di assistere a un match di tutt’altro livello. Il Sorrento era reduce da una convincente vittoria contro la capolista Bitonto e questo induceva i tifosi ad avere rispetto della formazione campana, ma da quanto visto per quasi tutti i novanta minuti, l’avversario è sembrato meno pericoloso di quanto ci si aspettasse, con un atteggiamento che in alcuni momenti è sembrato quasi rinunciatario, arrendevole. Il Brindisi non ha approfittato di questa condotta conservativa dei sorrentini e, invece di aggredire con veemenza l’avversario, ha spesso indugiato con un palleggio sterile, senza una chiara idea tattica e con pochissime occasioni da rete create. Nel calcio, per vincere, bisogna mettere il pallone dentro la rete avversaria – lapalissiano – ma i giocatori biancazzurri non hanno impensierito minimamente l’estremo difensore rossonero che non è stato chiamato neanche a un intervento pericoloso. Inoltre, se una squadra non approfitta delle condizioni favorevoli che si presentano, spesso è punita inesorabilmente ed è quello che ha fatto il Sorrento che, nel giro di tre minuti (dall’85’ all’88’) ha realizzato due gol con due giocatori chiamati dalla panchina. Come suo solito mister Di Costanzo è stato onesto nell’ammettere la pessima prestazione e non ha cercato giustificazioni nell’assenza di due pedine importanti come Galdean e Zappacosta, ma al tempo stesso ha chiesto a tutti di non drammatizzare invitando i giocatori a continuare a crederci e i tifosi a sostenere la squadra. È del tutto probabile la prima ipotesi, molto meno la seconda, purtroppo, vista la contestazione a fine gara.

Giancarlo Errico

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