Calcio, Brindisi: la retrocessione è ormai un incubo sempre più reale

La sconfitta esterna per 2 a 0 del Brindisi contro la Nocerina poteva essere facilmente preventivabile vista la differenza di valori tecnici in campo; ma tenendo in considerazione l’uscita quasi certa dalla corsa promozione dei “molossi”, a causa della brutta sconfitta di Fasano e la concomitante vittoria del Casarano; unita alla necessità brindisina di conquistare punti pesanti per la corsa play out, ci si augurava – finalmente – una prestazione tutta grinta e coraggio dei giocatori di mister Ragno.

Dopo i novanta minuti si è costretti a commentare la solita incolore e incomprensibile prestazione bianco azzurra con le imprecisioni e le incertezze difensive più volte già viste, un impalpabile gioco offensivo oltre ad un atteggiamento psicologico troppo remissivo che di fatto ha messo solo di rado, e su iniziative personali, in difficoltà la retroguardia campana.

Da una formazione che vorrebbe fortemente lottare per raggiungere la salvezza ci si attende agonismo, cuore, determinazione ma in quasi tutto il campionato si è visto un Brindisi che ha espresso un gioco approssimativo, a costanti errori e amnesie difensive, a imprecisioni nelle giocate anche più semplici, che hanno reso ancor di più difficile questa stagione.

La corsa verso un posto utile per giocare gli spareggi sta diventando un miraggio; le vittorie del Manfredonia (dallo 0 a 1 al 2 a 1 nei dieci minuti finali) e dell’Ugento (passato subito in vantaggio e con l’uomo in più negli ultimi 25’) rendono “disperata” la situazione brindisina.

L’unica posizione di classifica raggiungibile è la terzultima, Angri permettendo, ma anche riuscendo a prendere nove punti nelle tre partite rimanenti, dovranno sperare che la sestultima non abbia più di sette punti di vantaggio nei suoi confronti; tradotto significa che la Real Acerrana dovrebbe fare solo tre punti oppure Manfredonia e Ugento dovrebbero farne solo cinque. Probabilmente chi ci crede è un inguaribile ottimista!

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