Cala la differenziata ma la colpa non è dei cittadini. Comune e Regione a lavoro per risolvere il problema

BRINDISI – E’ opportuno sgomberare il campo: il calo della raccolta differenziata registrato nel mese di marzo non è imputabile ad una minore applicazione dei cittadini. Il problema, infatti, è riconducibile ad una ragione specifica, ovvero all’impossibilità di conferire tutta la frazione organica presso la piattaforma Asseco di Ginosa. Tale impianto, dove sino ad ora Ecotecnica ha trasportato l’umido raccolto in città, da qualche settimana risulta purtroppo in via di saturazione, non riuscendo così a smaltire la mole di rifiuti proveniente dalle varie città.

La criticità è stata posta all’attenzione del commissario dell’Ager Gianfranco Grandaliano, il quale aveva fornito la sua disponibilità a risolvere il problema individuando un sito alternativo. Al momento, però, lo stesso non ha fatto pervenire al Comune ed alla ditta alcuna risposta: così, i mezzi di Ecotecnica si trovano colmi di frazione umida ed impossibilitati a svolgere appieno il loro compito.

Tutto questo si è inevitabilmente riverberato sulle percentuali di differenziata del mese di marzo, e se non si dovesse trovare una soluzione, il problema si ripresenterebbe anche per il mese in corso.

Appreso che i cittadini non sono i colpevoli di questa vicenda, occorre comunque sottolineare come vi siano margini di crescita calcolabili attorno al 10-15% circa: l’obiettivo del 65%, una volta superato l’intoppo di cui sopra, dovrà pertanto essere traguardato in tempi celeri.

Al netto di ciò, vi è da precisare che il solo raggiungimento di buone percentuali di differenziata potrà sortire effetti positivi sull’ambiente e su decoro urbano, ma non sul costo della Tari: rispetto ai 24 milioni di costi complessivi del servizio, infatti, l’ecotassa vale solo 300.000 euro, ed è per questo che il miglioramento delle percentuali non ha consentito un abbattimento della Tari nell’anno in corso (a questo va aggiunto che il servizio offerto da Ecotecnica è più oneroso di quello di Ecologica Pugliese). Gran parte dei costi da abbattere, infatti, riguardano le spese affrontate per il trasporto dei rifiuti in discarica, ed in questo senso il dissequestro dell’impianto di Autigno (che potrebbe avvenire entro l’anno) e la nascita di un impianto di compostaggio regionale spianerebbero la strada.

Al contempo, il Comune sta provando ad incidere sull’evasione totale della Tari: l’Abaco (l’agenzia di riscossione comunale), infatti, ha avuto mandato dal Comune di incrorciare i dati per scovare coloro i quali non sono censiti oppure hanno dichiarato una metratura del proprio appartamento inferiore al dato reale. A Brindisi, come nel resto delle città dove non si è provveduto al censimento catastale a tappeto, il dato sull’evasione si aggira attorno al 20-25%: a ciò, si devono aggiungere le difficoltà riscontrate in fase di riscossione e la diffusa presenza di abitazioni abusive.

Un quadro piuttosto complesso, dunque, che però fa da contraltare alle grandi possibilità che la città offre in termini di impiantistica. Se si dovesse proseguire nel solco della buona amministrazione di questi mesi, i risultati non potranno che arrivare.

Andrea Pezzuto

 

CONDIVIDI

4 COMMENTI

  1. Qualcuno ha dimenticato alcuni mlilioni di Euro rivenienti dal Rojalty della lavorazione dei vetri e metalli e la TARI rimane sempre uguale. A me pare che ci prendono in giro.

  2. Vorrei conoscere in quale giorno,mese,ed anno l’ABACO ha ricevuto il mandato dal Comune di Brindisi per incrociare i dati dei contribuenti onde beccare gli evasori delle tasse comunali ed in particolare la TARI. Grazie

    • Così ci è stato riferito dal Sub-Commissario Michele Albertini e così abbiamo riportato non avendo ragione di credere che abbia affermato il falso.

  3. Cara redazione suggerite al sub commissario di verificare le istanze per il ritiro delle pattumelle presentate all Ecotecnica, e il reale svolgimento della raccolta differenziata .

LASCIA UN COMMENTO