Brindisi fuori dalle reti transeuropee: la Cgil lancia una petizione online

La Cgil, attraverso la piattaforma change.org, ha lanciato una petizione online intitolata “Brindisi Porta d’Oriente, riconnettiamo il Salento alle linee transeuropee (Ten-T) e diventi piattaforma logistica del mediterraneo”. L’iniziativa è una risposta all’esclusione di Brindisi dalle reti di trasporto Transeuropee.

Il segretario generale del sindacato Antonio Macchia aveva già avviato una mobilitazione contro l’esclusione del porto di Brindisi nella rete Ten T (dorsale baltico – adriatico) e nel corridoio VIII, adriatico – balcanico. Numerose associazioni, tra cui Italia Nostra Brindisi, Legambiente Brindisi, Wwf Brindisi, Medicina Democratica, Acli Provinciali Brindisi, Fondazione “Tonino di Giulio”, Medici per l’Ambiente, Anpi Brindisi, e altre, hanno sostenuto l’iniziativa.

La petizione sottolinea il rischio di escludere Brindisi da prospettive di sviluppo infrastrutturale e invita a votare per il riconoscimento di Brindisi nelle strategie di sviluppo dell’Ue, l’inclusione nei corridoi Baltico-Adriatico e dei Balcani occidentali (Corridoio 8), nel ‘Quadrilatero del Sud’, nella rete dell’alta velocità e dell’alta capacità lungo la dorsale adriatica, nelle autostrade, e il riconoscimento della classificazione di porto ‘core’ per Brindisi.

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