Brindisi a Colori: “Quel sottile confine tra dialogo propositivo e le invettive di parte”

Non passa giorno che, attraverso il resoconto delle testate online e dei social network, noi cittadini assistiamo passivi agli squallidi “botta e risposta” dei politici locali al limite (e non) della diffamazione.

Cercare di risparmiare ai cittadini tali squallide rappresentazioni, sarebbe chiedere troppo?

Sarebbe chiedere troppo sperimentare nuovi percorsi di dialogo per un nuovo inizio?

Magari una soluzione potrebbe essere una telefonata per la risoluzione dei conflitti e l’incoronazione del “maschio Alfa” dell’anno.

Magari soluzioni simili potrebbero permettere di ricostruire un rapporto diverso con i cittadini che ad oggi risulta essere assolutamente compromesso?

Purtroppo queste sono soluzioni troppo semplici oppure assolutamente non valutate.

Perché?

Forse perché l’opinione dei cittadini è utile solo in campagna elettorale?

E’ noto che l’autoreferenzialità (io lo definisco “difetto”) è una delle caratteristiche del politico tipo. Quello che non si comprende è a chi si rivolge quella sorta di accreditamento che emerge dal contenuto dei vari comunicati?

Ci sforziamo di credere che i politici locali si rivolgano ai cittadini e non, come sembra, soddisfare i programmi e i “giochi strani” dei “tavoli romani-baresi-tarantini-leccesi”.

Sta di fatto che, nelle more di questi giochetti, i cittadini e i comitati civici come il nostro, a volte, vengono confusi come le succursali di questo o quell’altro partito; di questo o quell’altro politico.

Bene (anzi male)..

Ringrazio colui che, dubitando della nostra onestà intellettuale, attribuendoci legami a questo o a quel personaggio politico, mi offre, in qualità di rappresentante del progetto “Brindisi a Colori”, l’opportunità di chiarire ancora una volta e ribadire il ruolo del nostro gruppo.

L’associazione, che mi pregio di rappresentare, è composta da liberi cittadini con una visione moderata degli argomenti politici, uniti fra loro dal comune senso di appartenenza alla città e ai cittadini il cui unico obiettivo è l’aggregazione di tutti quei cittadini e associazioni delusi della situazione in cui versa la città e che non si identificano più nelle logiche della politica locale e dei suoi protagonisti.

In tale contesto nasce il progetto BRINDISI A COLORI (Non dei colori).

Già il contenuto fra parentesi dovrebbe, per un occhio attento e critico, far riflettere sulle intenzioni del gruppo.

Noi cittadini, educati secondo i valori “dei buoni padri di famiglia”, abbiamo il dovere morale nei confronti delle nostre famiglie, dei nostri figli, di contribuire disinteressatamente attraverso il bagaglio di esperienze personali e professionali acquisite nel tempo.

Il progetto BRINDISI A COLORI (Non dei colori) è un contenitore di idee e progetti in continua evoluzione grazie al contributo di tutte le persone che continuano ad avvicinarsi al nostro gruppo con lo stesso identico spirito collaborativo e disinteressato.

Alla luce delle fallimentari visioni e miraggi politiche subite dalla città, riteniamo ormai giunto il momento in cui i cittadini possano contribuire attivamente e fattivamente nella gestione amministrativa della collettività e poter autodeterminarsi nella scelta dei propri referenti fiduciari.

Tale assunto non esclude il dialogo con le forze politiche tradizionali, ma, come condizione assoluta, riteniamo imprescindibile il rapporto di assoluta lealtà con obiettivi unicamente protesi all’interesse della città e dei cittadini.

Lele Carbone

 

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