Le forze di minoranza in Consiglio (quasi tutte) ora possono essere soddisfatte: sono riuscite ad evidenziare,procedendo con interpretazione autentica della norma, che è solo l’Organo consigliare ad approvare il bilancio di previsione 2017/2019 e relativi allegati e non l’Organo Giuntale. Orbene, felici di detto risultato, reso più consistente per la condivisione di qualche praticone della materia, non hanno avuto il tempo di rilevare che, sin dal giorno sei del corrente mese e con pubblicazione all’Albo Pretorio dal giorno 10 e sino al 25 dello stesso mese, la struttura burocratica dell’Ente ha prodotto e fatto approvare, dalla Giunta municipale, con la presenza di sei assessori e l’assenza dei due (Brigante e Greco) “offesi” per non aver gradito le decisioni della sindaca sul riassetto dell’esecutivo, ben 10 complessi ed articolati provvedimenti di natura amministrativa e contabile tutti riguardanti l’argomento suindicato. Ora, posto per vero che fra gli atti approvati da allegare obbligatoriamente al bilancio ve ne siano mancanti alcuni di rilievo ,supponendo la inesistenza di dubbi sulla “ in conferenza” sulle sconosciute delibere di Giunta n. 46 del 28/7/16 riguardante il DUP ratificata con deliberazione di Consiglio n 51 del 14/12/16, ritenendo avvenuto (non risulta da atti) l’incontro fra dirigenti con segretario generale e responsabile servizio finanziario in relazione al DUP approvato dalla Giunta nella stessa data (6 aprile 2017) in cui sono stati adottate tutte le altre deliberazioni di bilancio, immaginando che i componenti di Giunta siano conoscitori dei principi contabili di cui al D.l.vo 118/2011 nonché degli scritti per il risanamento della finanza pubblica, è presumibile che all’Organo giuntale sia mancato il tempo materiale per un approfondito esame relativo allo schema di bilancio da sottoporre al Collegio dei Revisori per il parere ed al Consiglio per l’approvazione.
E’ naturale che tutti gli atti di bilancio dovranno essere trasmessi, almeno venti giorni prima della seduta di Consiglio, ai singoli componenti dell’Organo assembleare al fine di consentire agli stessi il particolare esame richiesto sull’argomento fondamentale di programmazione dell’Ente. Naturalmente, tenuto conto della obbligatorietà dell’invio del parere reso da parte del Collegio dei Revisori sugli atti contabili in parola e, considerando la questione tempo nel caso di presentazione di emendamenti allo schema di bilancio proposto dalla Giunta, la tornata consigliare è prevedibile per i primi giorni del mese successivo. Ovviamente, in assenza di impedimenti di natura tecnica impeditivi della discussione sul tema in parola, sicuramente utili per la Comunità potrebbero essere i contributi delle minoranze finalizzate per la intrapresa di azioni di miglioramento della vita economico-sociale dei cittadini. Sia chiaro che tale pensamento, non può essere confuso come atto di accondiscendenza o di condivisione al potere di gestione politico-amministrativa di questa amministrazione e della sindaca in particolare che sbagliano di già nel non respingere con sdegno la sola ipotesi, per esempio, che si possa parlare di assunzione di un dirigente nella Multiservizi. Con tutta la buona volontà, è davvero difficile trasmettere a questi… la necessità per il cambio di percorso nella gestione della partecipata che continua ad operare da sempre su basi di illegittimità tecnico giuridiche. Come è possibile insistere con gli affidamenti diretti di commesse da parte del socio unico alla partecipata? Sono nulli i contratti per mancanza del controllo analogo. E come si fa ad immaginare, con nomina esterna e quindi costosa, di avviare una procedura per la ricerca dei responsabili in capo ai quali attribuire la disastrata situazione della BSM, ignorando che sino a qualche mese addietro,l’amministratore unico di detta società è stato il dirigente del settore Affari Legali dell’Ente? Vi sono gli atti formali (relazioni degli Amministratori della società e dei Collegi dei Revisori sia della partecipata che dell’Ente socio da cui rilevare tutte le notizie relative allo stato di decozione in cui trovasi la società. E poi, una per tutte: è consigliabile che la sindaca ed i componenti l’organo di Giunta succedutisi nel tempo, vadano a leggersi il provvedimento n. 2 adottato, con i poteri del Consiglio, dal Commissario prefettizio Castelli nella parte riguardante la società Brindisi Multiservizi sì da individuare eventuali proprie responsabilità politiche-amministrative nella gestione della partecipata in parola. I dirigenti tutti del Comune, socio unico della BSM , dovrebbero essere a conoscenza del richiamato provvedimento attesa la disposizione prefettizia di “trasmettere copia della presente a tutti i dirigenti dell’Ente per tutti gli adempimenti da compiere in esecuzione al presente deliberato” .
Più volte ho tentato di richiamare l’attenzione sulla complessa problematica della più grande società partecipata dal Comune, ma senza successo restando inascoltata la mia voce e quello ancor più grave senza registrare alcun atto formale sul piano giuridico-contabile finalizzato alla conquista degli obiettivi aziendali. E’ stata per la sindaca , o di chi per lei, una idea da sogno di una notte di intenso freddo voler incoronare con una sceneggiata non certamente bella un bravo uomo ad amministratore della partecipata: quella doveva essere una scelta oculata, al di là di soggetto possessore di laurea , semmai per persona fine conoscitore della complessa normativa relativa alle società di living in house capace di riportare sul piano della sana gestione la società di che trattasi. E’ difficile intravedere concrete possibilità di uscita dalle sabbie mobili in cui si trova la richiamata società ed è prevedibile che a breve anche i lavoratori conosceranno detta situazione ed attueranno le consequenziali azioni per il mantenimento del proprio lavoro: vi è ancora una strada percorribile con l’urgenza del caso per il tentativo di rimettere in pista la BMS, ma, purtroppo, non vi sono gli specialisti manovratori per condurre in salvo i trasportati.
Franco Leoci