Auto rubata e pezzi di veicoli smontati rinvenuti dalla Polizia di Stato di Brindisi: un denunciato per ricettazione

BRINDISI – Massiccia l’attività dinamica di controllo del territorio da parte della Polizia Stato brindisina: un dispositivo che risulta peraltro dispiegato ormai da qualche tempo in quanto i reati predatori e soprattutto i furti di veicoli sono al centro degli sforzi preventivo-repressivi attuati dal Questore di Brindisi Dr. Maurizio Masciopinto.

Il fenomeno, tra l’altro, ha comportato l’avvio di mirate azioni della Squadra Mobile brindisina, finalizzate ad individuare i responsabili di tali delitti, ma soprattutto i ricettatori dei mezzi asportati.

Negli ultimi mesi, infatti, diversi sono stati i nascondigli di auto e moto rubate individuati dagli investigatori della Polizia di Stato ed ove erano riposti mezzi in attesa di essere utilizzati in più gravi azioni delittuose o smontati e/o ricondizionati per una loro nuova alienazione a terzi interessati. Oltre alle auto ed alle moto, come si rammenterà, nelle precedenti occasioni, dagli investigatori della Squadra Mobile venivano anche trovate chiavi adulterine, centraline elettroniche, motori e pezzi di auto rubate.

Su questa positiva scia, nel pomeriggio del 20 giugno 2018, operatori della Sezione Antirapine della Squadra Mobile brindisina, agendo in località Giancola, avevano modo di individuare un immobile alle spalle del quale era ricavato un piazzale attrezzato come una vera e propria officina meccanica. Qui, gli investigatori potevano constatare la presenza di un’autovettura Lancia Delta, già in buona parte smontata e risultata rubata nella Provincia tarantina qualche settimana addietro, 8 motori di veicoli di varie marche e modelli, alcune altre parti meccaniche smontate e 5 centraline elettroniche.

Motori, centraline e pezzi d’auto sono stati sequestrati al fine di consentire lo svolgimento di ogni attività di verifica per stabilirne l’eventuale provenienza furtiva e  quindi giungere all’individuazione dei legittimi aventi diritto, così da poterli riconsegnare.

In ragione delle evidenze raccolte e di quanto rinvenuto nel piazzale del menzionato immobile, si rendeva necessario, anche a garanzia della persona che ne aveva la disponibilità, presente alla perquisizione svolta, informarla della facoltà di nominare un difensore di fiducia in quanto sarebbe stata deferita alla competente Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di ricettazione.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO