Assunzioni Torre Guaceto, il Presidente Tarantino sottolinea la sua estraneità e difende i lavoratori storici

CAROVIGNO – Il presidente del consorzio di Torre Guaceto Corrado Tarantino ha emesso un comunicato stampa, nel quale oggi fa alcune precisazioni rispetto alla sentenza del Tar di cui, in data 3 aprile, abbiamo dato notizia sul nostro giornale. Il Tribunale amministrativo, in sintesi, ha annullato la procedura di selezione per le 8 assunzioni fatte dallo stesso Consorzio, nel maggio 2019: due impiegati, a livello amministrativo, progettuale e contabile, un addetto stampa, e cinque operai per le attività di conservazione habitat, manutenzione edilizia ordinaria, sentieristica e cartellonistica; monitoraggio terrestre, sorveglianza antincendio e primo intervento di spegnimento. Newspam era stato il primo a denunciare quelle che, per noi, erano irregolarità, a partire dal fatto che fosse quanto meno atipico che non si fosse atteso l’imminente rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Consorzio per procedere alle assunzioni e, soprattutto, in riferimento al fatto che non si era pensato di pubblicizzare l’avviso pubblico attraverso una comunicazione ufficiale anche agli organi di informazione (come avviene sempre). 

Di seguito il testo della nota di Tarantino:

In merito alla vicenda “concorso di Torre Guaceto” al solo fine di fare chiarezza, ed evitare inutili strumentalizzazioni si fa presente che l’iter del concorso ha avuto la seguente cadenza temporale:
– Febbraio 2017 l’allora CDA approva l’avviso pubblico;
– Dicembre 2018 vengono avviate le procedure concorsuali come definito nell’avviso approvato;
– Gennaio 2019 viene pubblicato sul sito del Consorzio l’avviso;
– fine gennaio 2019 termine presentazione domande;
– maggio 2019 viene pubblicata la graduatoria e chiusa la procedura concorsuale.
La nomina mia e del CDA che Presiedo è avvenuta a fine maggio, a chiusura procedura concorsuale già avvenuta.
Nel merito, la sentenza del TAR ha messo in discussione la natura giuridica del Consorzio, e ha sentenziato che siccome la procedura utilizzata è stata quella prevista dallo statuto e dal regolamento consortile per gli Enti privati in controllo (assimilati a società partecipate), mentre per il TAR il Consorzio è un Ente Pubblico non Economico ha ritenuto che la procedura doveva essere differente. Ora come CDA stiamo approfondendo gli atti e decidendo cosa meglio fare, a tutela dell’Ente, nella massima trasparenza e rispetto delle Leggi. Sapendo che c’è anche la questione altrettanto seria legata ai diritti dei lavoratori. Ritengo infatti che NON sia ammissibile che un Ente possa avere lavoratori che per 20 anni hanno offerto il loro servizio nell’assoluta precarietà lavorativa, e che quindi l’obiettivo di avere lavoratori con contratti non precari è un obiettivo da perseguire.
Concludo dicendo che chi ha ruoli istituzionali e ha voglia di dare idee, progetti, contributi per migliorare o semplicemente vuole conoscere e ha bisogno di documentazione, e di atti, basta fare una semplice richiesta al Consorzio e gli saranno messi a disposizione. I tempi in cui si negava l’accesso agli atti sono passati e li lasciamo ai vecchi/nuovi moralizzatori.

Corrado Tarantino

A Corrado Tarantino che, è vero, all’epoca dei fatti non era ancora presidente, ribadiamo che, proprio in virtù dell’imminenza del rinnovo del Cda del Consorzio, il concorso si sarebbe dovuto espletare successivamente (lo dicemmo anche all’epoca, ma dall’ex Prefetto di Brindisi Mario Tafaro non ricevemmo mai risposta).  Secondo poi, contestammo la totale mancanza di pubblicizzazione del bando stesso che, in tal modo, impediva di fatto la possibilità di partecipazione a chiunque ne fosse stato interessato e, con particolare riferimento alla figura dell’addetto stampa, avevamo notato che, tra i vari requisiti, mancava proprio l’elemento fondamentale: l’iscrizione all’Albo dei giornalisti.  Non solo. A seguito dei nostri articoli, giungevano messaggi in redazione che non solo sostenevano le atipicità del bando in questione, ma arrivavano persino a fornirci i nomi degli otto ‘superfortunati’ che avrebbero vinto il bando stesso. E che poi sono risultati vincitori, eccetto uno che, dopo le polemiche, rinunciò. 

In quanto, infine, ai lavoratori che operano nel Consorzio da 20 anni, è legittimo che vengano tutelati, ma perchè il concorso non si è svolto prima? Troppo ‘stringenti’ e ‘specifici’, invece, sono apparsi i requisiti relativi all’arco di tempo per il quale  i concorrenti avrebbero dovuto dimostrare di aver prestato servizio a Torre Guaceto. Nel frattempo, però, gli otto assunti, come è noto, hanno scritto al Consorzio, diffidandolo ad assumere qualsiasi decisione che possa ledere i loro diritti ed a conservare il contratto di lavoro in essere e la conseguente retribuzione. Ovviamente, confidiamo nella onestà che da sempre contraddistingue il Presidente Tarantino e ci auguriamo che la vicenda si concluda in un senso o nell’altro, ma in maniera cristallina. Esattamente come le splendide acque di Torre Guaceto.

Pamela Spinelli 

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