Assistenza Domiciliare Integrata, si è svolto l’incontro di fine anno di tutti gli operatori del progetto sperimentale gestionale

Comune di Brindisi

BRINDISI- Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro di fine anno di tutti gli operatori coinvolti nel progetto sperimentale gestionale, in partenariato pubblico-privato, realizzato dalla ASL di Brindisi e dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese che vede come capofila la Cooperativa San Bernardo per la gestione del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata attivo, sul territorio di Brindisi e Provincia, dall’1 dicembre 2016.

Il livello capillare del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata svolto nell’ambito della ASL di Brindisi sviluppa dati impressionanti, che ne fanno a pieno titolo un’esperienza-pilota per l’intera Regione Puglia: una prima esperienza concreta ed altamente qualificata di deospedalizzazione e di gestione del paziente non acuto nel contesto domestico. In linea con un nuovo modello di sanità universale sperimentato anche dall’Europa, con gli obiettivi del Patto per la Salute del Ministero della Sanità e con le direttive regionali in materia di assistenza domiciliare, il progetto rappresenta una misura efficace per portare l’ospedale in casa del paziente, attraverso l’abbandono della logica prestazionale in favore di una sua “presa in carico” che prevede l’integrazione di competenze diverse: medici, infermieri professionali, fisioterapisti, OSS, logopedisti, psicologi, personale esperto in cure palliative. Tali professionalità operano sul territorio in stretta relazione con Medici di medicina generale (MMG), Pediatri di libera scelta (PLS), referenti dei Distretti Socio-Sanitari e direzione dell’ASL di Brindisi, in un’ottica cooperativa che mette al centro del servizio le esigenze dell’assistito e dei suoi familiari, e che integra l’utilizzo di tecnologie innovative con una forte componente umana e sociale di un lavoro che è innanzitutto una missione.

I risultati del progetto sono tangibili.

Nel primo anno di attività sono stati eseguiti 261.757 accessi, suddivisi per tutte le attività professionali previste dal servizio ADI, con una media mensile di 21.813 accessi e giornaliera di 717,14, con circa 200 operatori professionisti che quotidianamente assicurano con dedizione servizi di primaria importanza.

Oltre che per i tre livelli di complessità di cure domiciliari (basso, medio-alto, elevato) e per le cure palliative, gli accessi riguardano l’assistenza domiciliare respiratoria e i pazienti SLA.

Per il RTI guidato dalla Cooperativa San Bernardo, è oggi possibile stilare senza ombra di dubbio un bilancio molto positivo al primo anno di questa nuova forma di gestione del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, che ha visto accrescere i pazienti coinvolti fino a raggiungere il numero di circa 25.000 all’anno, con un’evidente ricaduta positiva in termini di sostegno concreto alla popolazione bisognosa di cure sanitarie.

La decisa azione condotta dalla ASL di Brindisi nella realizzazione del Piano regionale di riordino della rete ospedaliera – che ha comportato la riqualificazione in Presidi Territoriali di Assistenza per gli ormai dismessi Ospedali di Cisternino, Fasano, Ceglie Messapica, Mesagne e San Pietro Vernotico – trova dunque nel servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (primo in Puglia per capillarità di mezzi e di prestazioni) un completamento fondamentale della rete di servizi territoriali tuttora in fase di attivazione.

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