Ampliamento palazzetto, con la caduta dell’Amministrazione che fine farà il progetto?

BRINDISI – 26 maggio 2017, ore 12:39. Giorno ed ora in cui l’Amministrazione Carluccio incontra i vertici della New Basket Brindisi per discutere il progetto riguardante l’ampliamento del PalaPentassuglia. Giorno ed ora in cui si decidono le sorti del basket cittadino, per la gioia anche dei tanti tifosi. Qualche ora più tardi, nel tardo pomeriggio, la stessa giunta cade, a seguito delle dimissioni di 17 consigliere dell’opposizione.

Dopo i tanti SOS lanciati da parte del presidente del sodalizio cestistico biancazzurro, il (ex) sindaco Angela Carluccio ha deciso di aprire le porte della sala giunta di Palazzo di Città e presentare un progetto per l’ampliamento del palasport di contrada Masseriola, secondo le normative della Lega di categoria (5000 posti a sedere).

“Era ora”, direte voi. Sì, se solo non fosse successo ciò che è successo da lì a poco. Nel tardo pomeriggio della stessa giornata, infatti, i ‘Fantastici 17’ consiglieri di opposizione, incontrandosi a casa di Carmelo Palazzo, hanno firmato le proprie dimissioni, staccando senza ‘se’ e senza ‘ma’ la spina all’Amministrazione Carluccio, insediatasi 11 mesi fa. E’ stato fatto tutto in gran segreto, non lasciando trapelare alcunchè. Indiscrezioni vicine a Palazzo di Città, però, sosterrebbero che la stessa Carluccio fosse al corrente di questo incontro. Ciononostante, ha comunque indetto il summit con Marino. Evidentemente sperava nell’ennesimo ‘buco nell’acqua’, come nei precedenti tentativi. Ci sta.

Ora, però, con il periodo di commissariamento, che fine farà il progetto promosso dalla giunta Carluccio, già approvato dal CONI e già varato dall’Amministrazione Consales?

Se lo stesso ex sindaco ha ribadito più volte che le opere di ristrutturazione del PalaPentassuglia non sono prioritarie, cosa potrà mai fare il futuro commissario Santi Giuffrè in tal senso?

Brindisi ha da smaltire le tante criticità che da anni l’attanagliano: la questione rifiuti, le partecipate, la sicurezza pubblica e, the last but not the least, lo sbarco degli immigrati, nonché la gestione del dormitorio di via Provinciale San Vito (ora affidato alla Multiservizi).

L’ampliamento del palazzetto passerà, probabilmente, in secondo piano (quindi, i tempi si allungherebbero notevolmente) o, peggio ancora, cadrà nel dimenticatoio. Se, dunque, si dovesse palesare detto scenario, come si regolerà la società brindisina?

Senza fare gli uccelli del malaugurio, la squadra potrà disputare le partite casalinghe in ‘trasferta’ (il famoso piano ‘B’ di Marino), e Bari sarebbe l’unica alternativa valida. Oppure, nella peggiore delle ipotesi (per alcuni, nella migliore), la squadra potrebbe autoretrocedersi e disputare il campionato 2018/2019 in Serie A2, rimanendo tra le mura amiche del PalaPentassuglia.

Onestamente, ci sembra assai remota la possibilità che Giuffrè, funzionario integerrimo che non fa dei sentimentalismi la sua principale peculiarità, possa prendere a cuore la situazione del basket cittadino e reperire fondi privati o interloquire con Regione e CONI per eventuali investimenti. Ci auguriamo, però, un coup de théatre.

Freme la società, fremono i tifosi ed il tempo scorre inesorabile…!

Tommaso Lamarina
Redazione

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