ROMA – “Quello che sta accadendo alle produzioni brindisine del comparto aeronautico non può che preoccuparmi. Ho seguito con apprensione la vicenda DEMA nei mesi passati, che pure aveva una sua specifica problematicità, ma ora siamo difronte ad un salto di qualità nella crisi di un comparto strategico per la nostra provincia, e per tutta la Puglia, perché i rischi si sono estesi a macchia d’olio e ora riguardano molte aziende dell’indotto e la vita ed il futuro di tante famiglie. Già nelle scorse settimane, insieme al collega Tomaselli, ci siamo fatti portavoce anche in via informale, presso il Governo, delle diffuse preoccupazioni relative alle precarie prospettive di futuro di molte aziende del comparto. Ora però occorre che lo sforzo e la protesta dei lavoratori, che ancora ieri con la vasta adesione allo sciopero presso gli stabilimenti ex-Augusta hanno dimostrato grande attaccamento al futuro di questo pezzo di industria, siano immediatamente incanalati verso un percorso istituzionale capace di garantire quel confronto e quella chiarezza che sino ad ora sono mancati da parte di Finmeccanica/Leonardo. Dobbiamo salvaguardare quelle maestranze che sono ormai un tratto distintivo del know-how del nostro polo industriale, salvaguardare l’occupazione e non permettere un ulteriore impoverimento del nostro territorio. Non c’è alcuna preclusione o un pregiudizio rispetto agli indirizzi strategici più generali che Finmeccanica intende intraprendere per competere nel mercato globale, ma certamente è ora di pretendere che questi siano compatibili e conciliabili con le esigenze di sviluppo di quei siti produttivi che hanno maturato esperienza pluridecennale in questo campo. Il nostro Mezzogiorno può e deve essere avamposto di sviluppo di questo comparto strategico, ne ha tutte le qualità, e le aziende brindisine devono essere messe nelle condizioni di preservare le loro produzioni avendo il tempo di agire per diversificarle perché ciò consentirà loro di rimanere sul mercato. Perciò già domattina depositerò un’interpellanza urgente al Ministero dello Sviluppo Economico chiamando il Governo a rispondermi in aula e, senza girare troppo intorno al problema, chiederò un tavolo in cui si possa affrontare questa delicata vertenza e discutere con tutti i soggetti interessati di quanto sta accadendo. Abbiamo bisogno di un’interlocuzione immediata ai massimi livelli al fine di avviare un confronto approfondito nel merito e soprattutto al fine di cercare insieme delle soluzioni adeguate e percorribili ed è questo che proveremo a fare”.

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