SPECCHIOLLA (CAROVIGNO) – Le ultime amministrative hanno inferto un duro colpo a Direzione Italia che ha perso la roccaforte leccese, Galatone ed altri piccoli comuni, pur tenendo botta a Casarano.
Per questo il leader del partito Raffaele Fitto ha chiamato a raccolta i ‘suoi’ e li ha convocati a Specchiolla (Carovigno), presso la struttura ricettiva “Il Timone”, per incoraggiarli ad andare avanti. D’altra parte – ha detto – “Direzione Italia si sta radicando (e bene) in tutta Italia, soprattutto Genova (dove DIT ha un assessore), Catanzaro ed altre città, dove sino a poco tempo fa non esistevamo neppure. Persino a Lecce è stato comunque un ottimo risultato”.
L’emorragia interna al movimento è certamente allarmante (vedi la fuoriuscita dell’ormai ex fedelissimo di Fitto, Rocco Palese, che è tornato in Forza Italia, ndr), ma l’ex ministro non molla ed incita i suoi ad andare avanti. Ma, soprattutto, chiede chiarezza e condivisione del percorso da lui avviato, senza infiltrazioni sul territorio nè richieste di ‘postazioni’.
Hanno introdotto i lavori i due parlamentari Nicola Ciracì (Ceglie Messapica) e Vittorio Zizza (Carovigno), cui hanno fatto seguito altri interventi, tra cui quello di Italo Guadalupi (coordinatore cittadino Direzione Italia – Brindisi) e di Marcello Taurino (San Donaci).
Nel corso dell’incontro – al quale hanno partecipato amministratori (attuali ed uscenti) ed esponenti di quasi tutti i Comuni del Brindisino – si è parlato inevitabilmente anche delle elezioni politiche. “Bisogna partire dalla base – ha detto Guadalupi – e non ci devono essere interferenze da parte di nessuno sia nelle città che nei paesi”. Fitto: “Cercano di distruggerci perchè ci vedono come un’anomalia, ma non lo siamo: basta vedere i risultati, anche in rapporto a quelli di Forza Italia. E’ inutile che vi allarmate o che vi facciate allarmare”.
Poi un riferimento su Brindisi: “Io sono stato corretto dall’inizio alla fine. Non mi si può recriminare niente: abbiamo fatto le primarie così come avete voluto ed ha fatto il sindaco chi le ha vinte. Siamo stati sempre al nostro posto, non abbiamo mai fatto ricatti ed il nostro comportamento è stato da persone leali. Ci dispiace che l’esperienza Carluccio si sia conclusa in quel modo, ma quello è un dato oggettivo. Ed ancora: “Dobbiamo condividere un percorso comune”. La ‘Direzione’, in sintesi, deve essere una sola.
Redazione |