Addio crociere sul lungomare, la città in ginocchio: “Il Canale è troppo stretto”

BRINDISI – La Msc Musica non entrerà più nel porto interno: è questa la notizia che rimbalza come un fulmine a ciel sereno dagli uffici dell’Autorità Portuale, ma ad onor del vero, le avvisaglie non sono mancate nel corso degli ultimi mesi.

La nave, infatti, da tempo attracca abitualmente a Costa Morena, solo che di volta in volta sono state addotte giustificazioni (quali il vento, il ritardo nel tragitto, lo spostamento dei traghetti nel porto interno per via dei lavori da effettuare a Punta delle Terrare) che parevano plausibili e non lasciavano immaginare che il problema fosse un altro.

Bene, il problema – a quanto pare insormontabile – risiede in uno scherzo tirato dalla “natura”: il Canale Pigonati, infatti, già di per sé inidoneo per l’ingresso e le manovre di evoluzione di navi delle dimensioni della Msc Musica, da un anno a questa parte si sarebbe spostato di qualche grado per via di impercettibili spostamenti della placca Adriatica (o Appula). Tale traslazione, seppure minima, complica dannatamente la manovra di evoluzione effettuata dal comandante una volta attraversato il canale.

Questa sorpresa negativa si è resa palese nello scorso mese di aprile, quando a seguito di simulazioni virtuali di routine effettuate nella sede operativa di Salerno, il comandante della nave si è accorto dello spiacevole inconveniente. Tuttavia, in quella sede si era deciso di temporeggiare e di trovare le contromisure per ovviare all’ostacolo paratosi davanti. Quando la situazione è diventata irreversibile dunque?

Difficile a credersi, ma la pietra tombale alle ambizioni di sviluppo crocieristico del porto di Brindisi l’ha apposta il terremoto verificatosi al largo delle coste brindisine lo scorso 24 marzo: il fenomeno sismico, infatti, ha dato vita ad un percettibile spostamento della placca suddetta, che si è andato a riverberare inevitabilmente sull’assetto e le coordinate del Canale Pigonati.

Tale iattura non avrebbe avuto ripercussioni così pesanti se si fossero ascoltate negli scorsi anni le rimostranze di alcuni operatori portuali e associazioni, contrari al consolidamento delle banchine del canale e favorevoli, invece, ad impiegare quelle risorse per un allargamento dello stesso.

Purtroppo, però, cosa fatta capo ha. Ma anche chi rompe paga, ed i cocci sono i suoi…

Andrea Pezzuto
Redazione

11 COMMENTI

  1. Ma cosa state dicendo? se non c’è un problema di fondali o di condizioni meteomarine sfavorevoli le navi anche quelle della MSC possono attraversare il canale e fare le evoluzioni necessarie nel bacino antistante la Capitaneria di Porto…

  2. Mi domando se questa “iattura” non sia frutto di altissimi studi sugli spostamenti della placca a cura di studiosi baresi…. Se il fondale c’è, se il Pigonati non s’e ristretto , non vedo cosa possa essere da impedimento il transito della Navi nel canale…. uhm a me la cosa puzza…..

  3. Bari vi sta fregando tutto!! Questo e’ il vero terremoto. Brindisi la stanno svuotando di quel poco che gli e’ rimasto. E questo e’ il frutto di una politica assente e di politici di livello. Oltre che di una popolazione per la maggior parte apatica.

  4. ma questo è un clamoroso pesce d’aprile! bellissimo e verosimile tra l’altro. bravi. buona Pasqua. e domani tutti sul lungomare a vedere la msc

  5. Pesce d’aprile alquanto stupido. Comunque al di là di tutto non sarebbe male se si prendesse sul serio l’allargamento del canale pigonati ed eventuale dragaggio del porto interno.

LASCIA UN COMMENTO