Accoglienza minori stranieri: un bando pensato dal Ministero dell’Interno per le Regioni del Sud ma osteggiato dalla Lega-Brindisi

BRINDISI – Giunge dal Ministero dell’Interno – capeggiato da Matteo Salvini – il bando della discordia sul finanziamento (fino a 500.000 euro) per il recupero di immobili comunali finalizzato all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. Avviso pubblico al quale il Comune di Brindisi ha deciso di partecipare candidando l’ex delgazione comunale del Casale. La ratio del provvedimento ministeriale, leggendone il contenuto, appare chiara: favorire una migliore accoglienza e integrazione di tali soggetti, ma soprattutto incentivare una più omogenea distribuzione sul territorio nazionale sia delle presenze di immigrati che delle risorse economiche in circolo.

Non è casuale, infatti, che il bando sia ristretto alla partecipazione delle Regioni meno sviluppate (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia): i Comuni rientranti nella rete Sprar, infatti, sono beneficiari di finanziamenti per ogni immigrato ospitato nel proprio Comune. Tra l’altro, si tratta di somme che – nonostante qualche dubbio interpretativo poi fugato – non prevedono vincoli di destinazione, potendo essere utilizzate per qualsivoglia esigenza della comunità.

Al netto di ciò, a Brindisi si registrano forti proteste proprio da parte della Lega, i cui esponenti locali evidentemente non condividono la ratio sottesa all’avviso pubblico approntato dal Ministero dell’Interno.

Vi è da sottolineare, inoltre, che già le Amministrazioni rette dalla Carluccio e da Giuffrè avevano provveduto ad emanare avvisi pubblici rivolti ai privati al fine di recuperare alcuni immobili per ospitare minori stranieri non accompagnati, anche perché nell’ambito territoriale Br/1 Brindisi-San Vito tali strutture sono presenti solo nella città normanna. Tuttavia, tali bandi non ebbero esito alcuno, perché presupponevano il recupero degli immobili a spese dei privati. Un ostacolo che adesso verrebbe superato se il Ministero dovesse finanziare il recupero della ex delegazione comunale del Casale, che comunque verrebbe utilizzata per tale finalità per un termine massimo di 30 mesi, ovvero per la durata prevista dal Pon Legalità.

Andrea Pezzuto
Redazione
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