Accoglienza minori, Niccoli (Idea): “L’assemblea di ieri? Una sconfitta della democrazia partecipata”

Claudio Niccoli

E’ proprio vero viva la democrazia, abbasso la democrazia. Ho letto i commenti sull’assemblea pubblica voluta dal Sindaco Rossi i più erano falsi tendenziosi e di parte. Io c’ero ed ho assistito ad una farsa organizzata male, alla sconfitta della democrazia partecipata.

I casalini che c’erano  hanno espresso in maggioranza la volontà di non far sparire la delegazione, hanno chiesto nuovi servizi sul quartiere, un centro anziani, la presenza della polizia local: insomma se l’assemblea serviva ad ascoltare la gente, il popolo, la base si è espressa in maniera contraria all’idea di Rossi e della sua maggioranza. Ed ora?

Cosa succederà ? Il sindaco applicherà ciò che e’ uscito da quella assemblea pubblica o farà finta di niente , come dire abbiamo scherzato.

Se Rossi continuerà a perseguire capoticamente quanto espresso dalla delibera di fine agosto,cioè utilizzare la delegazione del Casale come centro di accoglienza per ragazzi stranieri minorenni, attraverso l’attivazione di un Pon, la democrazia partecipata ha perso né uscirà sconfitta sarà la fine di un bel sogno.

Se avrà il coraggio di cambiare idea dopo aver ascoltato i cittadini , dimostrerebbe che i sogni esistono ,che le promesse si mantengono e che il potere non uccide la democrazia e la volontà della maggioranza viene rispettata.

Mi auguro che dimostri di essere un uomo d’onore, rispettoso delle volontà diverse dalla sua, ma cosciente che in democrazia si perde e si vince. Lui al Casale ha perso deve prenderne atto e sabato dopo la manifestazione di protesta capirà ancora di più.

Claudio  Niccoli

1 COMMENTO

  1. Democrazia non significa rispettare la volontà di chi contesta. L’espressione della Democrazia è quella del risultato elettorale. E la squadra di governo che ne consegue deve portare avanti il proprio programma. Non si tratta, come dice il Sig. Nicoli, di avere “il coraggio di cambiare idea dopo aver ascoltato i cittadini”, in particolare quelli del rione Casale, ma di dar voce al programma politico di chi, dai cittadini tutti, è stato eletto. Dagli interventi (non solo nel rione Casale), si direbbe che, invece del sindaco, abbiamo eletto un amministratore di condominio o, ancor peggio, un capo scala condominiale. C’è chi chiede di cambiare lo zerbino, chi vuole il tappetino sulle scale, chi protesta la necessità di rifare la rampa del garage, chi vuol riverniciare la scala o piantare alberi diversi. Le discussioni si fanno in sede di consiglio comunale, sentiti i pareri e le opinioni della cittadinanza.

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