Accoglienza minori Casale, Siccardi (Movimento +39): “Chiediamo revoca delibera”

Il Movimento +39, conformemente al suo rappresentante in consiglio comunale l’avv. Massimo Ciullo, ribadisce la sua netta contrarietà alla delibera della Giunta comunale di Brindisi n.38 del 31/08/2018, riguardante l’impiego della vecchia delegazione comunale del rione Casale a centro di accoglienza migranti. Tale delibera contiene un progetto in riferimento ad un avviso pubblico inserito nel piano PON legalità varato nel periodo 2014 – 2020, frutto di un indirizzo della Unione Europea.
Il PON legalità 2014 – 2020 è stato studiato allo scopo principale di sostenere le pubbliche amministrazioni delle regioni del Sud Italia nella lotta e nel contrasto alla criminalità organizzata prevedendo a tal proposito tipi di progetti destinati al recupero delle fasce deboli della cittadinanza.
Pertanto si vuole ricordare al Sindaco che il suo principale compito deve essere quello è di amministrare Brindisi, operando per risolvere problemi che attanagliano ormai da anni la città e non per attuare politiche di redistribuzione dei migranti, ricordando tra l’altro che questa città continua ad ospitarne già un numero piuttosto elevato in altre strutture del territorio.
Il Movimento+39 si è già in passato fermamente opposto all’intenzione dell’Amministrazione comunale di ospitare altri migranti che avrebbero sottratto alla cittadinanza anche altre strutture di considerevole utilità sociale.
Si fa presente a questa amministrazione che il piano PON legalità 2014 – 2020 tra gli altri avvisi pubblici ne contiene uno destinato ai comuni della Regione Puglia del 17/04/2018 con scadenza termine presentazione domande prorogata al 30/09/2018, che prevede l’accoglimento di progetti per il recupero di immobili confiscati alla criminalità organizzata al fine di realizzare centri antiviolenza per le donne, strutture di servizio per gli istituti scolastici in aree caratterizzate da dispersione scolastica e da carenze di servizi a favore della comunità con la possibilità di attivare laboratori linguistici e/o informatici, agricoli, alberghieri, ecc., strutture e centri di servizi per soggetti vulnerabili a rischio devianza e per altre fasce deboli della popolazione. Questa ed altre opportunità di finanziamenti impongono all’Amministrazione comunale un atto di responsabilità e una linea di priorità alla cittadinanza brindisina che continua a mostrare un alto tasso di disoccupazione ed un preoccupante indice di criminalità in particolare tra i giovani. Progetti di questo tipo darebbero un sostegno importante alle fasce deboli e toglierebbero dalla strada molti dei nostri giovani occupandoli in attività educative che darebbero un valore aggiunto a questa città.
Pertanto il Movimento+39 chiede a questa Amministrazione la revoca della delibera in questione e l’attuazione di progranmi che mettano al primo posto le esigenze dei cittadini di Brindisi.
Loredana Siccardi – Movimento+39

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