“A Brindisi una politica miope frantuma i servizi sociali”

Claudio Niccoli

Era gia’ tutto previsto,anzi e’ gia’ tutto previsto, e’ una lotta tra chi deve nominare un direttore generale e chi deve nominare il Presidente del Consorzio , gli attori di questa farsa sono il Comune di Brindisi ed il comune di San Vito dei normanni,il tutto condito da roboanti dichiarazioni , da interventi pomposi pieni del nulla insomma quello che un tempo erano i sepolcri imbiancati belli fuori ,ma marci dentro.

Poi qualcuno vuole fare il moralista accusando altri di spartizione di poltrone e di potere essendo egli uno degli attori che partecipa al banchetto per far morire i servizi sociali, per costituire un carrozzone politico di gestione ed un votificio garantito.

In questa brutta storia fatta di incapacità, malafede e di gestione per la gestione , ci sono anche  i tecnici quelli dal linguaggio pomposo , articolato , pieno di arroganza del sapere , ma di fatto ,purtroppo, solo tecnici a gettone convenzionati o con promesse di incarico in tasca , che la fanno da padrone sulle vie da seguire per un risanamento molto aleatorio.

Noi siamo fortemente contrari alla nascita di questo consorzio del nulla , di questa che nel tempo diventerà una voragine senza fine , quella che deresponsabilizzerà gli enti locali , quello che porterà per compensare i costi della politica ,ai tagli delle ore per i lavoratori e gli utenti.

Capiamo l’esigenza di stabilizzazione di alcuni operatori del settore ,lo meritano per capacita’ e professionalita’ , ma non puo’ essere questa la via , questa intrapresa sara’ solo una grande presa in giro , sara’ solo uno strumento di grande illusione, sara’ l’ennesimo gioco fatto sulla pelle di tutti.

Sui Servizi sociali non si scherza , non si scherza sui servizi alla persona , non si scherza sui bisogni dei piu’ deboli, non si puo’ pensare che gli utenti siano dei freddi numeri di bilanci tecnico finanziari.

I servizi sociali non producono utile finanziario , ma solo utile sociale , contribuiscono alla crescita di una societa’ moderna , fatta di cura dei bisogni degli altri ,una societa’ inclusiva basata sul donarsi ,sul permettere a chiunque di essere aiutato , chi pensa che i servizi sociali vanno trattati come core business, si occupidi altro.

Abbiamo gia’ pagato e pesantemente questa politica dei tagli e dei bilanci nella sanità pubblica , non lo permetteremo mai nei Servizi sociali.

I servizi sociali della tanto vituperata Brindisi hanno sempre rappresentato un fiore all’occhiello di cui vantarsi in tutta Italia , insomma un motore che funzionava , magari voleva essere regolato in alcuni servizi , ma funzionava , perché’ cambiarlo , perché frantumarlo per fare un salto nel buio ….Perché’?

Per miopia politica , per sete di potere  e per incapacità.

Il nascituro Consorzio sara’ l’ennesimo posto dove collocare i trombati della politica , sara’ una camera di trattative per assunzioni facili aggirando tutte le leggi, sara’ una macchina di consenso , insomma l’ennesimo insopportabile peso sulle tasche dei cittadini , un posto dove si sperpererà il denaro pubblico , un posto dove morirà la coscienza dell’essere giusti nei confronti dei piu’ deboli per lasciare il posto alla gestione becera del potere fine a se stesso sulla pelle degli ultimi e dei piu’ bisognosi.

Claudio NICCOLI Segr. Prov. IDEAPERBRINDISI

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1 COMMENTO

  1. Non risultano valide e concrete motivazioni contrarie a sostegno di quanto rappresentato dal segretario provinciale di IDEA sulla situazione dei servizi sociali da sempre considerati favorevolmente per le funzioni svolte dalla cittadinanza. La caparbia volontà, probabilmente mantenuta per fini non rientranti fra quelli “nobili” dei servizi sociali, della costituzione di un Consorzio appare finalizzata all’ottenimento degli obiettivi che, indicati nell’articolo, ben presto potranno essere verificati. Purtroppo, la verità vera è un’altra e cioè che dall’insediamento di questa amministrazione (giugno 2018) magna pars anche in questo settore è invalsa la costante pratica “della pubblica apparizione” senza dare seguito a concreti interventi, quanto meno condizionanti, alla infelice gestione comunale prova ne siano gli atti numerosi di azioni spartitorie del potere politico-amministrativo. Non è dato sapere ancora, per esempio, le ragioni per le quali le forze di opposizioni presenti in Consiglio comunale non hanno mai ritenuto avviare le procedure giudiziarie per la illegittimità di atti di natura finanziaria trasmessi ai componenti dell’Assemblea oltre i termini prescritti.
    Brindisi, 31/12/2021 Franco Leoci

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