Oggiano: “Bilancio Comunale in grave deficit: si proceda alla dismissione immobili comunali ad uso abitativo”

massimiliano oggiano

Come previsto il 31 Luglio, il Commissario Prefettizio ha approvato l’Assestamento di Bilancio  2018. La delibera in questione ha preso atto di mancate entrate previsionali per circa 8.000.000 di euro in larga parte   causate della mancata alienazione del compendio immobiliare comunale ex Agenzia delle Entrate e mancati introiti rinvenienti dallo smaltimento dei rifiuti indifferenziati dei Comuni della Provincia nella discarica di Autigno.

Tralasciando le valutazioni di ordine contabile sul perché la struttura Commissariale a spese certe abbia previsto entrate incerte e molto aleatorie (la problematica vendita dell’ex Agenzia delle Entrate e il dissequestro della discarica di Autigno ancora oggi sotto sequestro giudiziario) il dato certo è che dal 1 agosto la responsabilità politica del bilancio comunale è passata in mano alla Vostra Amministrazione  che entro il 30 novembre dovrà porre in essere le manovre correttive eventualmente necessarie in relazione alle indicazioni fornite dai responsabili dei servizi e del servizio finanziario dell’ente ed attivare tutta una serie di variazioni di bilancio atte a mantenere il pareggio di bilancio che oggi è solo virtuale.

Per far fronte a questo disavanzo è stato accantonato un  fondo  rischi per mancati incassi rinvenienti dalle vendite immobiliari di circa 3.200.000 euro finanziato con entrate correnti  e ovviamente non si impegneranno somme per investimenti in opere pubbliche sino a concorrenza delle mancate entrate previste in sede previsionale di bilancio 2018, al netto del pagamento delle rate dei muti quota capitale.

Un bilancio insomma ingessato. Per far fronte a tali criticità la Vostra Amministrazione ha deciso di mettere in vendita parte degli   immobili commerciali oltre che riprovare (credo con spirito velleitario) con la vendita del compendio ex Agenzia delle Entrate.

Faccio presente che tale scelta potrebbe non   essere sufficiente a garantire il riequilibrio dei conti del Comune e liberare le risorse previste per importanti   opere pubbliche bloccate.

Alla luce di quanto esposto ritengo fondamentale oltre che realizzabile dare seguito al Piano delle alienazioni con il quale il Comune recentemente ha messo in vendita diversi immobili in particolar modo quelli ad uso abitativo.

Tale decisione è attesa da anni dai 51 assegnatari degli alloggi comunali del Villaggio Pescatori (valore stimato in 867.000 euro) che da anni vorrebbero riscattare le proprie abitazioni come anche dai 44 assegnatari degli alloggi comunali di via Campania, via Lucania, via Toscana (valore stimato 748.000 euro), e dai 42 assegnatari degli alloggi comunali di via De Filippis (valore stimato 840.000 euro). In questo modo si incamererebbero  circa 2.500.000 di euro utili a impinguare le asfittiche casse comunali.

Tale indirizzo è stato ribadito dal Commissario Prefettizio nel Documento Unico di Programmazione 2017-2019 ma sono anni che l’Amministrazione comunale pone come priorità la dismissione del patrimonio immobiliare ad uso abitativo dal quale non riesce a riscuotere compiutamente i relativi canoni ed è obbligata a mettere in bilancio somme per la sua manutenzione.

Certo in un Vostro riscontro si saluta cordialmente.

Dott. Massimiliano Oggiano

Capogruppo FdI

Vicepresidente del Consiglio Comunale di Brindisi

1 COMMENTO

  1. Il vice presidente del Consiglio comunale, dott. Massimiliano Oggiano, che politicamente conosco da diversi anni, certamente saprà cogliere la motivazione di questo mio breve commento che, pur con richiamo a scarne e sintetiche valutazioni normative di natura tecnico-contabili, mira solo a tentare di dare un contributo alla gestione dell’Ente. Come è noto, il D.L.vo 267/2000, che disciplina l’attività degli Enti Locali, prevede nel mese di luglio di ogni anno l’adozione da parte del Consiglio Comunale del provvedimento di salvaguardia del bilancio che è stato approvato dal commissario il 30/07/2018 e cioè 24 ore prima della proclamazione dell’Assemblea dell’Ente. Non esprimo alcuna considerazione sulla delibera “de qua”, invitando il dott. Oggiano, “absit iniura verbis” e ove ritenuto opportuno, alla semplice rilettura del succitato provvedimento stante le particolari positive dichiarazioni contenute nello stesso.
    Brindisi, 30/08/2018 Franco Leoci

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