FASANO – La guardia di finanza di Brindisi, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha sequestrato beni per 300mila euro a un pregiudicato di Fasano con precedenti di contrabbando. Al termine dell’indagine 8 persone sono state rinviate a giudizio per turbata libertà degli incanti, falsità, abuso d’ufficio e trasferimento fraudolento di valori. I beni sequestrati sono un panificio, una lavanderia self-service, un’autovettura, due veicoli commerciali e rapporti bancari. Tutto nasce da una denuncia dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata di Reggio Calabria.Stando alla ricostruzione degli investigatori, il pregiudicato era riuscito a ‘rientrare’ in possesso dei beni illecitamente accumulati, e già confiscati nel 2008, grazie ai famigliari e a due ‘compiacenti’ banditori dell’Istituto vendite giudiziarie di Brindisi. L’uomo continuava ad esercitare, tra le provincie di Brindisi e Taranto, un’attività commerciale utilizzando i macchinari riacquistati all’asta per una cifra irrisoria, già sottoposti a misura ablativa.