Non sappiamo quali saranno i risultati concreti e immediati di questa ultima iniziativa dell’Associazione “L’Isola che non c’è” che ha visto il coinvolgimento di “Arca Nord Satento” in un tour, partito da Latiano e concluso a Oria, passando da Mesagne e Francavilla.
Di certo si può affermare di aver dato ancora una volta un contributo di “cittadinanza attiva” e soprattutto di avere ottenuto quantomeno l’impegno dell’amministratore della stessa Arca, Cosimo Casilli (presenti anche il direttore generale geom. Vittorio Serinelli, l’ing. Marta Melis, Pietro Iurlaro, responsabile relazioni istituzionali) ad un controllo ancora più attivo del patrimonio di edilizia sociale sul territorio. Anche attraverso la mediazione della stessa Associazione.
Comunque, la visita di ieri a Latiano è servita a verificare lo stato dei luoghi degli immobili di proprietà dell’Arca (quelli nella 167) e soprattutto è stato “ricordato” che esiste un finanziamento regionale aggiudicato al Comune di Latiano per la manutenzione straordinaria dei fabbricati ex Iacp.
Nel 2018, infatti, il Comune è stato beneficiario di fondi regionali per un importo di oltre 1.280 mila euro, 780 mila dei quali, destinati a questi immobili di edilizia popolare. Un finanziamento di cui neppure la stessa Arca ieri ricordava a mente: sono stati gli assessori comunali (Maria Spinelli e Massimiliano Baldari) interventi nel corso del sopralluogo avvenuto in via “Chicco Maggio”, a fare rifermento ad un comunicato del 2018, a firma del sindaco, nel quale si diceva che “le case Ex Iacp erano destinatarie, a partire dal 2023 (anno in cui saranno effettivamente erogate) di un finanziamento pari a 780 mila euro.
Non solo. A tutto ciò, come annunciato dopo la nostra segnalazione dalla stessa Arca, dovrebbe aggiungersi un intervento ben più consistente attraverso il Suoerbonus 110% che dovrebbe riqualificare energeticamente l’intero fabbricato, attualmente in condizioni “precarie”.
E proprio su questa precarietà dei manufatti si sono scontrati gli stessi dirigenti dell’Arca i quali hanno affrontato con grande sensibilità le richieste estemporanee degli inquilini nel corso della visita.
Ognuno ha fatto la propria parte: chi prendendo appunti rispetto alle richieste anche di interventi urgenti da effettuarsi ancor prima dell’eventuale Superbonus (porte arrugginite e tombini pericolanti), ma anche all’interno delle abitazioni o sul su alcuni lastrici solari; chi (come gli amministratori locali) assicurando da parte dell’Ente una maggiore presenza in questa periferia abbandonata.
Poi è stata la volta di Mesagne. Arca e Sindaco #AntonioMatarrelli sono giunti ad un accordo che prevede la sottoscrizione di un protocollo di intesa per interrompere il contenzioso in atto riguardo al pagamento delle cartelle esattoriali dell’Imu.
Nelle prossime ore ci sarà uno scambio di informazioni tra l’Ente e l’Agenzia per individuare quali Immobile corrisponderebbero alla tipologia di ”alloggi sociali”, che secondo la normativa vigente potrebbero essere esonerati dal pagamento dell’Imu.
È stata poi la volta di Francavilla Fontana, dove l’incontro tra il sindaco #AntonelloDenuzzo e i vertici Arca ci ha fatto capire come si possa amministrare la cosa pubblica in maniera più lungimirante e a beneficio della comunità stessa. Questo Comune infatti, avendo già approvato un Pug ha potuto dotarsi di un “parco progetti” grazie al quale è riuscito prontamente a intercettare ingenti somme (2 mln di euro) sia per la manutenzione straordinaria degli alloggi esistenti, sia per la realizzazione di nuove unità abitative.
Il tour si è concluso ad Oria. Qui il sindaco #MariaCarone ha illustrato alla delegazione dell’Arca le problematiche relative ad alcuni immobili esistenti nel suo comune, giungendo al reciproco impegno di rivedersi quanto prima.
Non sappiamo cosa avverrà concretamente nei prossimi giorni. “Certamente – dice l’architetto #DarioOliva, consulente per l’Associazione, presente ai vari incontri – abbiamo capito che i finanziamenti per questo tipo di interventi esistono, ma che è anche necessaria una costante interlocuzione tra gli enti preposti”.
Il ruolo di denuncia di alcune problematiche e dunque di stimolo alla loro risoluzione da parte della Associazione, anche questa volta, ha portato a casa un risultato.