MESAGNE – Nel pomeriggio di ieri, si è tenuto l’incontro tra Amministrazione Comunale ed il Consiglio di Circolo (II° Circolo Didattico) finalizzato a fare il punto della situazione sullo stato attuale e sul futuro del plesso scolastico Giovanni XXIII.

Negli scorsi mesi sono state commissionate dal Comune – utilizzando appositi fondi ministeriali dedicati – alcune indagini diagnostiche sul plesso della Giovanni XXIII dalle quali è emerso che l’Istituto presenta alcuni problemi di staticità nella zona del porticato.

Al fine di garantire primariamente la sicurezza dei bambini e degli operatori scolastici, l’Ufficio Tecnico Comunale ha pertanto disposto una necessaria interdizione dell’area interessata. Sono state interdette anche le aule al primo piano della struttura, non perché esse presentassero particolari criticità sui solai tali da interdire l’accesso alle aule quanto perché il porticato rappresenta l’unica uscita di sicurezza per il primo piano.

L’Amministrazione Comunale ritiene necessario effettuare ulteriori diagnosi finalizzate ad accertare l’esistenza di eventuali ed ulteriori criticità sull’intero edificio. Peraltro ulteriori strumenti di analisi sono supportate dalle prescrizioni dei tecnici e sono condizione necessaria per una successiva progettazione dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del Plesso. L’Amministrazione Comunale – in via d’urgenza – ha predisposto un Avviso Pubblico per affidare lo studio a professionisti altamente specializzati.

È intenzione della A.C. chiedere di avviare i lavori di ripristino del porticato già durante gli studi di approfondimento, in modo tale da consentire una rapida ripresa del regolare svolgimento delle lezioni, al piano primo delle palazzine interessate.

Tutto il percorso intrapreso dalla Amministrazione Comunale ha l’obiettivo di garantire la sicurezza degli ambienti scolastici preservando allo stesso tempo il regolare svolgimento delle lezioni.

È importante ribadire che la documentazione raccolta non evidenzia criticità nelle rimanenti zone dell’istituto scolastico e, pertanto, non vi sono pericoli e situazioni tali da richiedere la chiusura della scuola e la sospensione dell’attività didattica.

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