~Sono ancora il passeggero di un viaggio della speranza, della guarigione e della “rinascita” – di Emanuele Vasta

Tornare ai baci e gli abbracci.

Alle carezze e le strette di mano.

Tornare ad asciugarci l’un l’altro le lacrime e farci il solletico per ridere.

Mischiare i sudori negli sport di squadra, fare le riunioni seduti vicini per scannarci di sputi partiti per sbaglio, sternutire o tossire in pubblico senza che tutti gli sguardi ci lincino.

Toccarci insomma, toccarci per davvero, per un pizzico, un graffio o una mano morta.

Toccarci per amarci un po’ di più: dentro un letto di sesso o di passione, in aereo sopra il mondo appiccicati come sardine volanti, fuori o dentro il mare per condividere la salsedine, nel freddo di un inverno per scambiarci il calore migliore.

Sono ancora il passeggero di un treno chiamato vita e da questo sogno non voglio scendere. ~

#covid19

Emanuele Vasta 23.11.2020

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