Nel market i carabinieri forestali sequestrano formaggio non tracciato

Monitoraggio dei carabinieri forestali, del comando di Brindisi, nella città di Mesagne per la verifica della tracciatura dei prodotti alimentari a tutela della salute del consumatore. In un market gli uomini della forestale hanno posto sotto sequestro 56 chilogrammi di formaggi confezionati a spicchi e privi dell’etichetta di tracciatura del prodotto. In pratica senza etichetta non si conosce la provenienza, cioè in che nazione è stato prodotto, l’azienda produttrice, la sua composizione e, soprattutto, la scadenza. Elementi basilari affinché sia possibile risalire al percorso fatto dall’alimento che il consumatore ha acquistato. Inoltre, dal 2017 in etichetta devono essere indicati i Paesi di mungitura, condizionamento del latte e trasformazione. In particolare deve essere chiaro se queste fasi sono avvenute in Italia, oppure all’interno dell’Europa, o in Paesi Extra Ue.

Il commerciante mesagnese è stato sanzionato pesantemente. Dunque, anche nel periodo estivo prosegue la campagna di controlli sulla sicurezza agroalimentare, condotta dai carabinieri forestali in tutta la provincia di Brindisi, a tutela del consumatore che costituisce un settore fondamentale per la specialità dell’Arma. Nell’ambito della stessa campagna, in taluni periodi, sono stati individuati specifici settori di intervento, anche in relazione al periodo stagionale, come, ad esempio, l’olio di oliva e la molitura delle olive nel periodo autunno-invernale, prodotti da forno nella primavera ed in prossimità delle festività pasquali, l’ortofrutta fra primavera ed estate, i prodotti caseari nell’arco di tutto l’anno. I controlli sono effettuati sia presso gli stabilimenti di produzione e trasformazione, sia nei locali di vendita all’ingrosso e al dettaglio.

Durante una di queste verifiche, presso un esercizio di generi alimentari di Mesagne, i militari della stazione forestale di Brindisi si sono accorti che su un’intera partita di vari pezzi di formaggi, meglio conosciuti come “spicchi” in gergo commerciale, confezionati dopo il taglio da forme intere per essere posti alla vendita al dettaglio, non vi era stata apposta alcuna etichetta, violando così le norme che prevedono la rintracciabilità dei prodotti alimentari, in tutte le fasi del ciclo, dalla produzione fino alla vendita al consumatore, secondo quanto stabilito dal regolamento dell’Unione Europea. I carabinieri forestali hanno, quindi, proceduto a sottoporre a sequestro amministrativo tutti gli “spicchi” irregolari, per un peso complessivo di 56 chilogrammi. Al titolare dell’esercizio commerciale è stata elevata una multa di 1.500 euro, secondo il regolamento comunitario che applica le sanzioni alle violazioni, pilastro della sicurezza alimentare e della tutela del consumatore finale dei prodotti.

 

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