È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”, è scritto nella Costituzione italiana. Questo per ricordare che il fascismo in Italia è reato e non un’opinione. Non è il caso quindi di vantarsi di essere fascisti. Con questo l’ANPI Brindisi vuole rispondere alle indegne e strumentali insinuazioni del consigliere comunale di destra Massimo Ciullo e alla delegata alla cultura di Forza Italia, Federica Masi, in merito all’iniziativa avviata in città della spesa che abbiamo definito resistente e antifascista a sostegno di chi ha perso il lavoro precario a causa dell’emergenza sanitaria e delle famiglie in difficoltà. E’ vero che la raccolta fondi ha coinvolto soprattutto iscritti all’Anpi, ma è anche vero che si è allargata ad altri cittadini antifascisti che stanno dando il loro sostegno concreto in tutti i sensi come molte altre associazioni con cui facciamo rete. Per quanto riguarda poi i destinatari di tali spese, di certo l’Anpi non ha alcuna intenzione di conoscere la loro ideologia, non ne avrebbe neanche il tempo e la voglia. Le spese vanno a chi ha necessità e vive in condizioni disagiate. Ci sono famiglie che mangiano solo pasta da settimane a pranzo e cena. E questo è un fatto. Questa emergenza non è solo sanitaria, ma anche sociale ed economica. E, con i nostri pochi mezzi, cerchiamo di far fronte alle richieste di aiuto. Ricordiamo inoltre che l’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, è, appunto, un’associazione che si ispira agli ideali della Resistenza e alla difesa della Costituzione italiana. Non è e non sarà mai un partito politico, né siamo politicanti alla ricerca di visibilità. Preferiamo, da sempre, fare cose concrete come, appunto, questa iniziativa di solidarietà. Le chiacchiere le lasciamo ad altri. Non ci stupiscono attacchi di questo genere se provengono dalla destra nostalgica del Ventennio. Continueremo, oggi come ieri, sulla strada della solidarietà e della giustizia sociale per tutti.
Comitato provinciale ANPI Brindisi
