Furto di gasolio destinato alla Centrale Enel di Cerano: emesse sette ordinanze di custodia cautelare

BRINDISI – Si chiama “Oro Nero” l’operazione messa a segno dai carabinieri della compagnia di Brindisi che ha consentito di scoprire ed arrestare gli autori di almeno 35 episodi di furti di gasolio destinato alla Centrale Enel “Federico II” di Cerano. Sette le ordinanze di custodia cautelare emesse: per sei indagati, il gip Vittorio Testi ha disposto gli arresti domiciliari, mentre un altro è in stato di libertà. Sono tutti autotrasportatori originari del Tarantino. Le indagini sono partite grazie a un esposto presentato da Enel Produzione nel febbraio 2020. Erano stati registrati, infatti, consumi abnormi di carburante, non commisurati al normale esercizio della centrale elettrica. L’indagine, coordinata dal Pm Pierpaolo Montinaro, ha portato a ricostruire il modus operandi degli indagati. Enel, in sostanza, si rifornisce di gasolio dalla raffineria Eni di Taranto e da qui viene trasportato a  Brindisi a bordo di autoarticolati dotati di cisterna. La fornitura del servizio è appaltata a una società che, a sua volta, si avvale di altri trasportatori del Tarantino, alcuni dei quali sono indagati nell’operazione. I metodi per sottrarre gasolio erano diversi: il più banale era quello di trasferire parte del gasolio dalla cisterna di un autoarticolato a quello di un altro che aveva già concluso le operazioni di scarico. In ogni episodio di furto venivano sottratti non meno di 80 litri per ciascun carico trasportato. Il gasolio, una volta sottratto, veniva utilizzato come carburante per gli autoarticolati, ma non si esclude che potesse avere anche altre finalità. Gli indagati non agivano tutti insieme, ma massimo due soggetti per volta e solo per questo non è stato contestato loro il reato di associazione per delinquere.

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