“Basta precariato. Voglio essere sfruttato a tempo indeterminato”, in Asl aggiungeremmo noi…

Riceviamo notizie di un’imminente trasferimento del personale in organico nei servizi chirurgici dell’Ospedale di Ostuni e Francavilla, presso altri presidi della provincia, da destinarsi nei prossimi giorni, primo step dell’attività di smantellamento dei servizi sanitari all’ utenza della provincia di Brindisi, oltre la chiusura della chirurgia di Ostuni, chiusura dell’Utin del P.O Perrino, la chiusura di pediatria a Francavilla, la chiusura del ppt di San vito, la chiusura del ppt di Ceglie Messapica e per non farci mancare nulla la chiusura del ppt di Cisternino, come disposto dai responsabili regionali e dal commissario a “tempo indeterminato” della stessa Azienda, Ai sensi dell’art. 2103 del c.c. e Ccnl di riferimento i vertici Asl avrebbero l’obbligo di comunicare alle Organizzazioni Sindacali le “comprovate ragioni tecniche organizzative o produttive” che si dovrebbero dettagliatamente dimostrare, attraverso un piano attuativo di mobilità interna con le ragioni obiettive del caso. Le ragioni devono essere portate innanzitutto a conoscenza del dipendente, visto che le stesse motivazioni se non confermate dall’ attuale quadro normativo, saranno motivo di richiesta di annullamento al giudice del lavoro da parte di questa O.S.  Non risultano, ad oggi, comunicazioni scritte, ma solo constatazioni amichevoli o pareri sulla paventata possibilità di trasferimento, violando l’art 3 del D.lgs. 152 del 1997, secondo il quale il datore di lavoro deve comunicare “qualsiasi modifica degli elementi di cui agli art. 1 e 2 e quindi il luogo di lavoro previsto dall’ art, 1 comma 1 lett. B)”, del D.lgs. 152/1997. Notiamo una grave mancanza di tutela e attenzione nei confronti  del lavoratore, in linea con la “Mission Aziendale”, del quale vorremmo sapere se si tengono conto anche di altre necessità come ad esempio i titolari di legge 104/92.

Ai sensi dell’art. 22 della L. 300/1970, si ricorda una norma abbastanza “dimenticata” in particolare da alcuni dirigenti Asl, che il trasferimento dalla struttura ospedaliera dei dirigenti delle rappresentanze sindacali aziendali può essere disposto solo previo nulla osta delle associazioni sindacali di appartenenza.

Considerato che il trasferimento interessa più dipendenti, la procedura va concordata con i sindacati anche in relazione al possibile licenziamento di coloro che dovessero rifiutare e quindi applicare le norme sul licenziamento collettivo e la relativa procedura normativa e tempi.

La presente O.S con il proprio staff legale e dirigenti comunica di valutare l’impugnazione di eventuali trasferimenti dal P.O Ostuni per il personale medico ed infermieristico ad altri presidi ritenuti ingiustificati e immotivati da parte di questa azienda ai sensi della legge 604 del 1966.

Infine riteniamo che la strategia aziendale comporti un’interruzione di pubblico servizio per l’ospedale di Ostuni e Francavilla  depauperata da anni di risorse anche di livello professionale e da politiche locali filo Baresi e ad oggi leggiamo dai vari politici l’opzione “AziendaZero”,  secondo noi necessaria, come già avviene ad oggi, a trasferire tutti i poteri ai livelli regionali consegnando la sanità in  mano alla politica sempre e solo a discapito della sanita brindisina, ci avviamo alla manifestazione con la cittadinanza e al fianco delle OO. SS.

 Il Segretario Generale

  UIL FPL BRINDISI

 Gianluca Facecchia

  

 

 

 

 

 

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