Adelio Bocci, rapito e portato in Kazakistan: oggi protesta a Roma del padre che venerdì sarà ricevuto da Mantovano

Questa mattina, in Piazza degli Apostoli a Roma, si è consumato un atto di protesta che ha coinvolto Giovanni Bocci, il padre coraggioso di Adelio, il bambino di 10 anni rapito otto anni fa dalla madre e trasferito contro la sua volontà in Kazakistan. La data scelta per l’inizio di questa manifestazione è stata particolarmente simbolica, il 12 dicembre, che commemora la Giornata delle Persone Scomparse.

Da quando Adelio è stato strappato via dalla sua casa a Brindisi, il padre Giovanni Bocci e la zia Elsa hanno combattuto instancabilmente per riportare il bambino in Italia. Nonostante le difficoltà e la distanza, Bocci è determinato a garantire il benessere di suo figlio, che attualmente non vive neppure con la madre in Kazakistan.

Le immagini delle videochiamate rivelano uno scenario preoccupante: il volto tumefatto e parti del corpo livide di Adelio suscitano crescente preoccupazione per il suo stato di benessere.

Oggi, in Piazza del Popolo, Giovanni Bocci ha ricevuto il sostegno della sempre presente sorella Elsa e di Annalisa Loconsole di Penelope Puglia. La vicenda ha catturato l’interesse dell’europarlamentare Anna Cinzia Bonfrisco, membro della Commissione per gli Affari Esteri e sottocommissione della Sicurezza e la Difesa, della Delegazione per le relazioni UE-NATO e per le relazioni con Israele. Nonostante le difficoltà, c’è una luce di speranza per Giovanni Bocci: è stato fissato un incontro con Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, in programma per venerdì mattina alle 10. La famiglia Bocci si augura che questo possa essere un passo fondamentale verso una soluzione positiva per la vicenda di Adelio.

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