Assemblea di zona dell’Ambito Territoriale di Caccia di Brindisi

OSTUNI- Nella giornata di ieri, ad Ostuni, si è tenuta l’assemblea di zona dell’Ambito Territoriale di Caccia di Brindisi, alla presenza del dirigente della Regione Puglia responsabile del Servizio.

Tra i partecipanti, si sono particolarmente distinti quelli dell’Associazione della Libera Caccia di Brindisi ed alcuni agricoltori che avevano come portavoce il sig. Cosenti Teodoro.

Il Presidente Provinciale, Michele Basile, ha richiamato l’attenzione sui temi caldi della riunione. In particolare ha messo in evidenza come la nuova legge regionale sia da un lato inadeguata e dall’altro ancora fortunosamente disattesa. Unico aspetto attuato è quello fortemente penalizzante per i cacciatori e riguardante l’inasprimento dei verbali.

Ha messo in evidenza come la Regione ancora non è stata capace di redigere un nuovo piano fanunistico e come, invece, sia stata particolarmente capace di sperperare le risorse finanziarie con interventi capotici e privi di qualunque logica. Si è pertanto, rammentato come circa € 465.000,00 dei soldi delle tasse dei cacciatori siano stati dirottati su un progetto folle come quello di mettere le reti di recinzione nei campi del Parco delle Saline di punta della Contessa.

La Libera caccia ha sempre sostenuto, così come denunciato sui giornali dal Presidente comunale Attilio Lorenzini, che la recinzione nei campi, aveva solo la funzione di interrompere in modo assolutamente nocivo gli ecosistemi all’interno del parco, senza risolvere il problema delle lepri. Il risultato è stato ancora peggiore, visto che la messa in opera delle recinzioni ha anche deturpato il paesaggio.

La sottrazione di circa € 400.000,00 spesi per la Santa Teresa, non hanno portato al salvataggio di nessun posto di lavoro, così come purtroppo era stato urlato dalla Associazione Libera Caccia.

Pertanto, l’Associazione Nazionale Libera Caccia, per bocca del proprio Presidente Provinciale, ha fatto sapere di essere pronta a denunciare, questa volta nelle sedi giudiziarie opportune, gli ulteriori sprechi di denaro pubblico che la Regione Puglia potrebbe realizzare in un futuro prossimo. Invitando il dirigente regionale a porre, da un lato maggiore trasparenza sulla spesa degli introiti delle tasse, senza fantasie creative, e dall’altro lato ha chiesto particolare attenzione alle problematiche del territorio, anche aprendo gli Uffici decentrati che è necessario attivare e previsti dalla legge.

Ricorda che dall’agosto del 2016 nulla è stato realizzato di concreto sul territorio, mentre gli introiti delle tessa pagate dai cacciatori, dovrebbero servire a finanziare progetti di miglioramento degli habitat naturali, a risarcire di danni agli agricoltori cagionati dalla selvaggina, ad effettuare studi sulle vocazioni ambientali dei vari territori, ec… .

Discorso a parte merita la protesta organizzata da alcuni agricoltori brindisini, che a nome del comitato spontaneo “Trullo – Caracci” ha denunciato la latitanza della Regione dal 2016 non risarcendo i danni che soprattutto le lepri cagionano nell’area sud di Brindisi.

LASCIA UN COMMENTO