BRINDISI – Una vasta operazione con arresti e perquisizioni ha consentito di sgominare questa mattina una banda dedita a fornire, in cambio di denaro, false dichiarazioni di ospitalità da esibire presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Brindisi per ottenere rilasci e/o rinnovi di permessi di soggiorno nonché ricongiungimenti familiari.

L’attività investigativa della  Digos,  approfondita grazie anche alla  collaborazione dell’Ufficio Immigrazione,   sviluppata  con  un’ intensa e laboriosa attività tecnica  di  intercettazioni video e ambientali nonché con servizi di osservazione e pedinamenti,  ha permesso di evidenziare nel capoluogo brindisino la presenza di un nutrito gruppo di persone, alcune delle quali di nazionalità straniera – in particolare afghani e pakistani – che, sodali con altri cittadini italiani,  ponevano in essere condotte inequivocabilmente riconducibili al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare ed altro.




Nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato  della Questura di  Brindisi con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, ha dato esecuzione a cinque misure cautelari, richieste dalla Procura della Repubblica di Brindisi e disposte dal  GIP del Tribunale di Brindisi.

In particolare: è stato  tradotto in carcere  il cittadino afghano Sahak Ahmad Shah alias Sak Jan (classe 87) e posti ai  domiciliari Verga Luigia (classe 65), Turi Alba (classe 69), Coletta Marcello (classe 68) e De Iaco Alessandro (classe 75).

Nella stessa operazione  sono state anche indagate in stato di libertà  dieci  persone  delle quali sette brindisine ed eseguite quindici perquisizioni domiciliari.




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