La Lega sulla chiusura del laboratorio analisi territoriale dell’ex Ospedale “Di Summa” di Brindisi

BRINDISI – In questi giorni assistiamo all’ennesima discutibile disposizione siglata dalla Direzione della ASL di Brindisi con l’approvazione del Governatore Emiliano e del suo Piano di Riordino Sanitario regionale. Il laboratorio analisi ubicato nell’ex Ospedale “Di Summa”, punto di riferimento per migliaia di cittadini ha” chiuso i battenti”.

Una decisione presa dal Direttore Generale e dal Direttore Sanitario, senza alcuna concertazione e nessuna spiegazione ai cittadini, sulle motivazioni di tale scelta. Un altro duro colpo assestato ai servizi sanitari, già in sofferenza, in un area ad elevato rischio ambientale, quale è Brindisi.

Un provvedimento che speriamo non generi futuri disservizi ma di certo sta già evidenziando una serie di possibili criticità organizzative a scapito di utenti e lavoratori della ASL.

In particolare intendiamo evidenziare che, ad oggi non emergono atti dai quali si possa evincere che il laboratorio analisi del “Perrino” sia stato potenziato e reso idoneo ad accogliere l’ingente quantità di prelievi attesi. Pertanto, appare ragionevole ipotizzare un “collasso” della struttura in tempi brevi.

Un’altra nostra preoccupazione, riguarda il servizio di prelievi a domicilio che coinvolge soprattutto gli anziani ed i disabili. Questo servizio che rappresenta una delle pochissime eccellenze sanitarie del nostro territorio, potrebbe subire contrattempi a causa delle necessarie differenti disposizioni organizzative di raccolta dei prelievi.

Di conseguenza , chiediamo alla locale Direzione dell’ASL, di conoscere nel dettaglio, i benefici economici e organizzativi attesi, derivanti da tale intervento di dismissione e quali precauzioni sono state attuate per scongiurare eventuali disagi ai cittadini. Inoltre, desideriamo essere messi al corrente di come sono state ridistribuite o impiegate le risorse economiche risparmiate dalla ASL , a seguito degli interventi di riorganizzazione dei servizi sanitari in ’applicazione del Piano di Riordino Sanitario regionale.

Per concludere, riteniamo necessario ed urgente una mobilitazione per il diritto alla salute dei brindisini e ci auguriamo che il Sindaco Rossi inizi a preoccuparsi seriamente delle sorti dei suoi concittadini, esercitando l’autorità che la legge gli conferisce. La “cittadella della salute” nell’ex “Di Summa” fu proprio una delle tante promesse fatte dall’Ing. Rossi in campagna elettorale e la chiusura del laboratorio analisi sembra procedere in direzione contraria con quanto promesso.

SEGRETERIA CITTADINA

(LEGA – SALVINI PREMIER)

 

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1 COMMENTO

  1. Non solo a brindisi,a san PANCRAZIO sal iniziarono con 5g poi 3 poi 1 e molto probabilmente da quello che si vocifera lo chiuderanno. Secondo me tutto questo x agevolare il privato.

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